
Nel pomeriggio di ieri, domenica 10 dicembre 2023, nella cornice della Chiesa Collegiata di Fucecchio il suono del pregevole violino del Maestro Roberto Duma (strumento costruito nel 1775) e i colori delle dodici contrade del palio Città di Fucecchio, hanno dato vita ad un momento atteso da tempo.
Assieme al Consiglio di Amministrazione del Palio capitanato da Niccolò Cannella e coordinato dalla instancabile vice presidente Tania Benvenuti e a tutte le contrade che ieri erano rappresentate dai loro presidenti infatti, questa nostra comunità voleva dare un segno che rimanesse nella storia della Città: intitolare l’organo espressivo della Collegiata a san Candido Patrono della Città e del Comune le cui spoglie (volute dall’Amministrazione Comunale del tempo) giunsero a Fucecchio nel 1665 e portate solennemente nella Collegiata dove tutt’ora sono esposte alla venerazione dei fedeli.
Erano presenti oltre al CdA e ai Presidenti delle contrade l’Assessore alla Cultura e al Palio Daniele Cei, l’Architetto Paolo Caparrini che ha coordinato i lavori, la pittrice Benedetta Chiari e Aurora Petti allieva del M° Duma che ha eseguito una Ciaccona da lui composta.
Ai saluti di benvenuto e alla presentazione del lavoro artistico si è intercalato il recital del Maestro Roberto Duma. La sua sensibilità particolare, la morbidezza del tocco dell’arco esercitata sul suo bellissimo strumento hanno estasiato i presenti. Sembrava di essere sospesi nel vuoto come un cavallo al galoppo, accarezzati da piume flebilmente sonore che arricchivano l’anima e la preparavano alla Benedizione di dedicazione dello strumento impartita da don Andrea Cristiani Arciprete di Fucecchio attraverso la formula particolare prevista per queste occasioni.
La facciata dell’organo espressivo si è quindi arricchita dei colori dei dodici stemmi delle contrade. Al centro vi è lo stemma del nostro Comune di Fucecchio dal quale si snoda un velato nastro rifinito a foglia d’oro che abbraccia così, simbolicamente, tutto il popolo delle contrade facendone una sola unità che, assieme, da vita a quella “passione vera” che anima ogni anno il mese di Maggio.
Questa realizzazione artistica, resa magnificamente fruibile ai nostri occhi dalla giovanissima e abile mano di Benedetta Chiari, la possiamo definire una sinfonia di emozioni e colori, una partitura musicale raffigurata, dove in ogni stemma risuonano storie, emozioni, gioie lieti e tristi della vita, vittorie e sconfitte. Accostare l’arte pittorica alla musica è un sinonimo; se nella musica ogni suono deve essere amalgamato agli altri per intessere armonie uniche e irripetibili così, ogni colore dovrà essere ben amalgamato nella giusta misura per ottenere dipinti e sfumature che si armonizzano perfettamente tra loro.
Avvicinandoci al centenario della morte (1924-2024) del nostro grandissimo musicista toscano Giacomo Puccini mi vien da pensare a Tosca dove lei, diva e cantante affermata lui, Mario Cavaradossi pittore che, sognando la libertà (che puntualmente non avviene perché lui è fucilato e lei si getta nel vuoto da Castel sant’Angelo) nel terzo atto si esprimono così: “Armonie di canti, armonie di colori, diffonderem”. Bene, anche da Fucecchio, ieri sono iniziate a diffondersi armonie di canti e di colori.
Fonte: Collegiata di Fucecchio
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