Frida accoglie le vittime di violenza nella nuova sede di San Miniato Basso

I locali della ex Anagrafe di San Miniato Basso sono stati assegnati per un centro antiviolenza gestito dall'associazione Frida - donne che sostengono donne, che sul territorio sta dando protezione e aiuto a quasi 170 donne vittime di violenza con 3 case rifugio e sportelli sul territorio. Un trasferimento, quello di Frida, da un appartamento di via Tosco Romagnola a un centro più strutturato come quello di via dei Beccai, adatto anche a persone con disabilità perché privo di barriere architettoniche e con più locali per gestire contemporaneamente servizi per più donne. Inoltre è dotato di una stanza polifunzionale per progetti collaterali come lo yoga e i laboratori sulle emozioni.

Quest'oggi si è tenuta l'inaugurazione, a cura della presidentessa di Frida, Elisa Forfori, dei sindaci e degli assessori del Valdarno Inferiore e dell'assessore regionale Alessandra Nardini.

"Siamo passati - spiega Forfori - da un piccolo centro di ascolto a questa nuova sede, nella quale abbiamo investito tempo e risorse con una nuova progettazione. Forniamo aiuto alle donne sia in casi di violenza che successivamente nei percorsi di autonomia, la violenza economica è diventata una questione fondamentale al momento. Siamo presenti anche con progetti nelle scuole con un grande lavoro basato da fondi europei. Quando entriamo nelle classi parliamo di parità di genere e di diritti, abbiamo avuto qualche problema dove questi temi vengono letti in altra maniera ma comunque c'è stato un grandissimo riscontro".

"Come Regione - spiega l'assessore regionale Alessandra Nardini - abbiamo fatto tanto, dopo la legge regionale sulla violenza di genere che ha fatto da apripista sulla sensibilizzazione sul tema, ora è il momento di rivedere e aggiornare questo percorso. Dobbiamo aiutare le associazioni, rafforzare progetti come quello del Codice Rosa. I progetti scolastici di cui parlava la presidente hanno uno stanziamento di 5,7 milioni di euro triennali per le province toscane. Ma i percorsi nelle scuole diventano difficili per le scelte di amministrazioni comunali come Pisa e Siena, dove hanno bloccato in tutti ordini e gradi per la paura della 'dottrina gender'. Nelle scuole deve passare questo messaggio e anche quello della educazione alla sessualità".

"Come Comune - afferma il sindaco di San Miniato Simone Giglioli - abbiamo fatto un bando pubblico per l'assegnazione di questo spazio a enti del terzo settore specificatamente dediti ai servizi alla persona. Siamo fieri che l'abbia ottenuto Frida e che ci abbia investito, la sede è in comodato di 5 anni, nulla vieta poi di rinnovare. Nel 2018 San Miniato è stato teatro del femminicidio di Elisa Amato da parte di Federico Zini, per questo serve un'attenzione ulteriore sul tema".

Elia Billero



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