
Che futuro per Villa Balli? La risposta arriva proprio dal Comune. Dopo le polemiche dei mesi scorsi per la struttura che ospitava il centro diurno, a Castelfiorentino l'amministrazione comunale ha avviato un primo tavolo di confronto con alcune associazioni di volontariato per definire che ne sarà della villa. Villa Balli in passato ha ospitato esclusivamente persone diversamente abili, che poi sono passate al Centro La Ginestra.
Federica Parisi, assessora castellana al sociale, ha incontrato venerdì i rappresentanti di alcune associazioni per un primo scambio di idee, da cui sono scaturite sollecitazioni e suggerimenti interessanti sulla funzione che Villa Balli potrà rivestire nei prossimi anni, sul versante della sociabilità, dell’inclusione e della fragilità sociale.
Villa Balli è stata chiusa da tempo e il Comune, che è proprietario, ha scelto di individuare attraverso un percorso di coprogettazione con la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa e le principali associazioni/enti che svolgono una funzione preziosa nel mondo del volontariato sociale (Misericordia, Caritas, Auser, Senza Barriere, Propositura, ecc… ) una mission del tutto nuova
“Abbiamo avviato la coprogettazione per definire il futuro di Villa Balli, di cui sarà preservata l’insostituibile funzione sociale che ha sempre avuto per il nostro territorio, e che potrà assolvere anche in una modalità più ampia, offrendo nuovi servizi per la fragilità e conciliando diverse esigenze. La stessa articolazione della struttura ben si presta ad essere utilizzata in modo flessibile, ed è per questo che ho voluto coinvolgere alcune associazioni in questo primo incontro, a cui ne seguiranno altri” ha detto Parisi.
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