"La Ribelle, vita straordinaria di Nada Parri", il tour del libro fa tappa nell'Empolese Valdelsa

La presentazione del libro sulla storia di Parri, partigiana e prima sindaco donna dell'Empolese Valdelsa, sabato 22 febbraio nella "sua" Cerreto Guidi


Ribelli si nasce. Partigiani si diventa. Nada Parri è rimasta entrambe le cose per tutta la sua esistenza, una vita, la sua, assolutamente fuori dall'ordinario, raccontata nel nuovo libro, Editori Laterza, "La Ribelle, vita straordinaria di Nada Parri" scritto da Giorgio van Straten e disponibile dal 7 febbraio nelle librerie italiane; in
copertina foto di Fosco Maraini.

Aveva vent'anni sui monti. Nada. Di notte, insieme ai suoi compagni, tutti uomini, attraversava i boschi. Erano i giorni freddi e bui dell'inverno. Quando fuori nevicava ma l'anima era calda della speranza di un mondo migliore. Aveva vent'anni e nonostante avesse tutte le ragioni del mondo non aveva paura. La decisione di unirsi ai partigiani, a quella gente che su per i monti rischiava la vita per un'ideale, era stata immediata. Nada non aveva avuto ripensamenti nonostante fosse stata costretta a lasciare ai parenti una bimba che a malapena aveva due anni. Non aveva paura di credere, di sperare. Di pensare che la vita valesse la pena di essere combattuta con tutta la forza che venti anni concedono. Di pensare che un domani sarebbe stata migliore di quella che le era spettato in sorte di vivere. Erano quelli i tempi in cui le persone preferivano morire piuttosto che tradire gli altri e i valori in cui credevano. Nada era così. Una donna che non si risparmiava. Una donna che ha dedicato agli altri la sua vita. Una donna che per i principi nei quali credeva fermamente ha lottato contro tutti e contro tutto. Con forza, caparbietà, costanza e coerenza. Nada è stata e rimane un esempio. Di donna. Di persona. Per gli insegnamenti e i valori di solidarietà nei quali credeva. Questo è sempre stata Nada Parri.

I più l'hanno conosciuta per aver prestato servizio all'Inca dal 1955 al 1971, per essere stata segretaria dell'Istituto per bambini subnormali di Cerbaiola dal 1971 al 1975, primo sindaco donna dell'Empolese Valdelsa nel comune di Cerreto Guidi dal ‘75 all'’80 ma il libro di Straten ce la presenta sotto una luce diversa, nella sua essenza più intima. Donna. Madre. Combattente. Presentando i gesti di una donna che nella sua complessità ha saputo essere estremamente umile. La curiosità per la vita di Nada, partigiana combattente nata a Empoli nel 1923, nasce in van Straten quanto legge di lei nelle pp.158/159 de "Il buon tedesco", libro sulla diserzione tedesca, dove l’autore Carlo Greppi accenna alla storia di quella donna coraggiosa, compagna di Hermann Wilkens, sottufficiale della Wehrmacht da cui diserterà per unirsi ai partigiani insieme a Nada e dalla cui unione nascerà Elisabetta.

Di Nada parla anche Catia Sonetti, storica e Direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno (ISTORECO), nell’intervista pubblicata da pagina 102 a 108 nel libro "Condizione operaia e Resistenza. Il caso Toscana" prefazione di Betty Leone. Lo scrittore scopre che Nada ha scritto e pubblicato nel 2005, a seguito di un corso di scrittura autobiografica tenuto presso l’Associazione "il Ponte" a Empoli, dal Professore Furio Chellini, il libro "La vita amara", edito Ibiskos. Riesce a trovare il libro alla Biblioteca Nazionale di Firenze e dopo la lettura rintraccia, esattamente nel comune di Vinci, dove vive con il marito, Elisabetta, figlia minore di Nada; Ambretta l’altra figlia vive invece ormai dal lontano 1963 in California.

È grazie alla straordinaria disponibilità umana di Elisabetta e Ambretta, unita all’altrettanto vertiginosa quantità di documenti e materiali che Nada ha conservato gelosamente durante la sua vita e che le due sorelle hanno ritrovato dopo la sua morte, che van Straten riesce, dopo accurate ricerche sia in Istituti Storici italiani che tedeschi, nella eccezionale impresa di rimettere insieme i tasselli di una vita ricca di colpi di scena.

Il libro, presentato da Chiara Colombini in anteprima a Torino in data 5 febbraio, alle ore 18.30 presso il Polo del 900, Palazzo san Daniele, sala Spazio incontri, verrà successivamente presentato nelle date e luoghi seguenti:
- Venerdì 14 febbraio a Roma presso Spazio Sette Libreria, via dei Barbieri, 7 alle ore 18.30; dialoga con l’autore Dacia Maraini,
- Mercoledì 19 febbraio a Bologna, presso Librerie.coop Ambasciatori via Orefici, 19 alle ore 18.00, dialoga con l’autore Marcello Fois,
- Sabato 22 febbraio a Cerreto Guidi (Firenze), presso la "Villa Medicea", alle ore 16,30, dialoga con l’autore Cecilia Maffei,
- Lunedì 24 febbraio a Firenze, pressoMuseo Novecento (Piazza Santa Maria Novella), alle ore 18.30, dialoga con l’autore Stefano Massini.
Altre presentazioni sono in programma a Certaldo e Empoli.

Dell’autore: Vincitore nel 2000 del Premio Viareggio con Il mio nome a memoria (Arnoldo Mondadori Editore), romanzo in cui ripercorre la storia della sua famiglia, van Straten affianca all'attività di romanziere, curatele e traduzioni, oltre ad essere anche autore di testi per musica e teatro musicale. Ha ricoperto nel corso degli anni numerose cariche pubblichetra cui quella di Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a New York. Attualmente è Presidente della Fondazione Alinari per la Fotografia.

Fonte: Ufficio stampa

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