San Miniato, FI: "Il disastro della raccolta porta a porta"

Arrivi a San Miniato con il cuore pieno di aspettative: il borgo medievale, i vicoli di pietra, il profumo del tartufo nell’aria. Ma appena scendi dalla macchina si presenta tutt’altro.

La prima cosa che vedi sono file di sacchi della spazzatura ammassati davanti a ogni porta (…per non parlare delle condizioni dei contenitori e degli spazi per i rifiuti degli esercizi di ristorazione!). Sacchi dell’organico, della carta, della plastica: un caleidoscopio di rifiuti che, invece di raccontare la cura e l’amore per il territorio, trasmette un senso di incuria e abbandono.

È questa l’immagine che vogliamo offrire a chi visita San Miniato per la prima volta? È credibile che un’amministrazione che punta a fare del turismo il proprio fiore all’occhiello tolleri un simile degrado?

Chiunque passi per le vie del centro storico, che sia cittadino o turista, si trova immerso in uno scenario indecoroso: sacchi e contenitori esposti per ore, a volte per giorni, in attesa di essere raccolti. Un sistema che, oltre a deturpare l’immagine urbana, danneggia la percezione di qualità e accoglienza che dovrebbe essere il nostro biglietto da visita.

Il problema non è la raccolta differenziata in sé, che è fondamentale per l’ambiente e il futuro delle nostre città, ma come viene organizzata.

In molte città europee, la gestione dei rifiuti urbani è diventata un modello di efficienza e decoro. A Bruges, ad esempio, si utilizzano mini-isole ecologiche interrate, che permettono ai residenti di conferire i rifiuti differenziati in contenitori invisibili, mantenendo il centro storico perfettamente pulito e decoroso. A Vienna, nel centro città, sono stati installati piccoli cassonetti estetici, di design urbano, che si integrano perfettamente nell’architettura storica.

La nostra proposta per San Miniato?
Sviluppare un sistema di eco-isole mobili e discrete: punti di raccolta temporanei, coperti ed esteticamente curati, posizionati strategicamente fuori dalle vie di maggiore pregio turistico.

Basterebbe poco per trasformare un problema in un’opportunità. San Miniato potrebbe ambire a diventare non solo la capitale del tartufo, ma anche un esempio virtuoso di sostenibilità ambientale e rispetto del paesaggio urbano.

L’amministrazione deve agire subito: il decoro non è un optional per un paese che vuole davvero essere ospitale e attrattivo. Non c’è turismo senza bellezza, e non c’è bellezza senza rispetto.

 

Forza Italia S.Miniato

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