Santa Maria a Monte, marito e moglie aggrediti e rapinati in casa

Aggrediti e rapinati in casa propria a Santa Maria a Monte marito e moglie, pensionati, sono stati trasportati in ospedale e rimasti sotto choc dall'accaduto. L'assalto nell'abitazione di un imprenditore risale alla sera di sabato 5 luglio nella frazione di Ponticelli e sono in corso le indagini dei carabinieri, intervenuti sul posto. A riportare la notizia è oggi il quotidiano il Tirreno, che parla di almeno tre uomini incappucciati che per entrare in casa avrebbero aspettato la partenza di alcuni familiari.

Una volta dentro, la moglie per prima li avrebbe sorpresi in alcune stanze ed è stata aggredita. I malviventi avrebbero cercato la cassaforte, minacciando e colpendo la donna, poi immobilizzata e legata, sembra con un filo del telefono. Momenti di terrore che sono proseguiti con il marito, arrivato nella stanza in cerca della moglie e picchiato sempre allo scopo di avere accesso alla cassaforte che però, nella casa, non è presente. Questo quanto riportato sul quotidiano, che riferisce dell'intervento dei sanitari del 118 e dei carabinieri. Marito e moglie, che hanno richiesto aiuto, sono stati portati in ospedale per accertamenti.

In corso le indagini dei carabinieri, sia su quanto portato via dai malviventi, probabilmente alcuni preziosi, sia per identificare gli aggressori ed eventuali possibili complici. Non è escuso che fossero entrati per un furto, ritrovandosi poi di fronte i proprietari di casa e usando la violenza.

La nota del Comune di Santa Maria a Monte

Quello che è accaduto sabato sera nella zona di Ponticelli di Santa Maria a Monte, ci lascia tutti scossi. Due nostri concittadini sono stati aggrediti nella propria casa da persone senza scrupoli. Una violenza ingiustificabile, che colpisce profondamente tutta la nostra comunità.

Ai signori Colombai va la mia solidarietà personale e quella di tutta l’Amministrazione - dice il Sindaco Manuela Del Grande - Mi auguro che possano riprendersi presto, non solo dalle ferite fisiche, ma anche da quelle più profonde, che episodi del genere inevitabilmente lasciano.

So bene che episodi come questo generano paura e insicurezza. È comprensibile. È nostro dovere, come istituzioni, non minimizzare e non restare a guardare.

In questo momento è importante restare uniti, attenti e vicini gli uni agli altri.

Le forze dell’ordine stanno svolgendo le indagini e seguiranno gli sviluppi.

Come Comune, seguiamo la vicenda con la dovuta serietà e restiamo a disposizione della famiglia e della comunità.

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