
Il conducente del camion, risultato negativo all'alcol test, è indagato per omicidio stradale
Proseguono le indagini sull’incidente avvenuto il 15 luglio lungo l’A1, nella galleria di Base della Variante di Valico, dove una Fiat Panda con a bordo cinque persone, tutte residenti del Verbano-Cusio-Ossola, è stata tamponata da un camion: tre vittime (i nonni e una zia), mentre la madre e la figlia di 4 anni sono ricoverate in condizioni gravissime.
La Polizia stradale di Bologna, su incarico della Procura di Firenze, sta cercando di capire perché la Panda si sia fermata improvvisamente nella corsia di marcia. L’ipotesi principale è quella di un guasto meccanico o elettronico, anche se non si esclude del tutto un malore della conducente, una 37enne rimasta gravemente ferita.
Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza risulterebbe che la Panda si sia arrestata quasi di colpo, attivando pochi istanti dopo le quattro frecce, un dettaglio che fa propendere per l’ipotesi del guasto. La Panda, un modello ibrido omologato per quattro persone, trasportava cinque occupanti. Un ulteriore elemento da chiarire è se la bambina fosse seduta su un seggiolino omologato, dispositivo che non sarebbe stato trovato all’interno del veicolo.
L’impatto è stato devastante: l’auto è rimasta distrutta sia nella parte posteriore che anteriore. Gli agenti stanno effettuando rilievi sui rottami, ma gli accertamenti saranno complessi e richiederanno diversi giorni.
Il camionista, un 56enne moldavo, è risultato negativo all’alcoltest. È indagato per omicidio stradale: le indagini si concentrano anche sulla velocità del mezzo al momento dell’impatto. Le auto che precedevano sono riuscite ad evitare l’ostacolo; il suo camion, invece, ha centrato la Panda ferma. Anche su questo punto saranno svolti ulteriori approfondimenti.
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