
“Durante la Commissione Capigruppo di ieri sera – dichiarano Serena Urso, capogruppo e coordinatore locale di Fratelli d’Italia, e Fabio Fabbrocini, consigliere comunale – è stata respinta la proposta avanzata dalle opposizioni di convocare un Consiglio Comunale aperto sul tema della sicurezza.
Una decisione che non possiamo che giudicare negativamente: la sicurezza non ha colore politico e non appartiene a nessun partito. Rendere il nostro paese più sicuro dovrebbe essere un obiettivo condiviso da tutte le forze consiliari, senza divisioni di schieramento. Un Consiglio Comunale aperto avrebbe rappresentato l’occasione per dimostrare che il parere dei cittadini conta davvero e che le istituzioni non hanno paura di confrontarsi apertamente con la comunità.”
La motivazione addotta dal presidente del Consiglio Comunale ha lasciato perplessi: secondo lui, pur essendo l’istituto del Consiglio Comunale aperto espressamente previsto dall’art. 7 del regolamento consiliare, mancherebbe un articolo che ne disciplini le modalità, impedendone così la convocazione.
“Una spiegazione che non convince affatto – proseguono Urso e Fabbrocini – perché le opposizioni hanno ricordato come esista già un regolamento che disciplina le modalità di gestione del consiglio comunale e come la conferenza dei capigruppo sia la sede deputata a stabilire, di volta in volta, le regole organizzative da seguire in situazioni particolari, come accaduto in passato con lo stesso regolamento; ricordando, altresì, che, con lo stesso regolamento, è già stato tenuto un consiglio comunale aperto a Castelfiorentino. Nonostante questo, il presidente del consiglio, richiamandosi al parere – peraltro non vincolante – del segretario generale e del sindaco, ha deciso di rigettare la richiesta.”
A questo punto le domande politiche sono inevitabili:
· Come mai un partito di maggioranza che si definisce democratico nel nome non vuole un consiglio comunale aperto sulla sicurezza?
· Se il rigetto non si fonda su nessuna norma regolamentare vincolante, la ragione è forse che il sindaco, dopo le ultime prese di posizione sui fatti di Castelfiorentino, non vuole affrontare i cittadini in un consiglio comunale aperto?
· Forse la maggioranza PD non se la sente di uscire dalle stanze di partito per confrontarsi con la comunità?
“Domande lecite – concludono i rappresentanti di Fratelli d’Italia – considerato il comportamento tenuto dal presidente del consiglio comunale. Dal canto nostro, siccome riteniamo che il sindaco non abbia alcun problema a confrontarsi con i cittadini, attendiamo fiduciosi che dia indicazioni per fissare una data per il consiglio comunale aperto sulla sicurezza. Nel frattempo, ci riserviamo di chiedere un parere dirimente al Prefetto per fare piena luce su questa vicenda.”
Fratelli d'Italia Castelfiorentino
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