Fi-Pi-Li, Toti (Csx): "Occorre trasformarla da problema a progetto di sviluppo"

(foto gonews.it)

La Toscana ha una spina dorsale che tiene insieme costa ed entroterra, porto e manifattura, pendolarismo e turismo. È la strada di grande comunicazione Firenze–Pisa–Livorno (FI-PI-LI): un’infrastruttura vitale, troppo spesso data per scontata, che oggi necessita di investimenti e una nuova visione.

A rilanciare l’allarme è Gabriele Toti, candidato al Consiglio Regionale per il Partito Democratico, che questa mattina ha percorso il tratto per riportare al centro del dibattito uno dei nodi strategici della mobilità toscana.

«La FI-PI-LI è molto più di una strada: è un’arteria che collega la Toscana costiera con Firenze e sostiene ogni giorno il lavoro, la mobilità e la vita quotidiana di migliaia di persone. Ma non è più all’altezza delle esigenze moderne. Il fondo stradale è deteriorato, la corsia di emergenza assente, e in caso di incidenti si blocca tutto. Le immissioni e le uscite sono troppo corte per garantire sicurezza: entrare o uscire è diventato un rischio, e questo non è accettabile».

Per Toti, non basta più l’ordinaria manutenzione: serve un progetto organico che guardi oltre le soluzioni provvisorie. «Occorrono scelte coraggiose e interventi strutturali, con il pieno coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture e dell’Unione Europea. Qui non si parla solo di viabilità, ma di futuro economico, ambientale e sociale. Ogni giorno transitano oltre 40.000 mezzi: non possiamo più permetterci di rimandare».

Accanto al rilancio della FI-PI-LI, è indispensabile investire nel trasporto ferroviario. «Il collegamento tra Livorno, Pisa e Firenze va raddoppiato e potenziato. Solo così costruiremo una vera alternativa al trasporto su gomma, utile per cittadini, merci e ambiente».

La proposta di Toti è un cambio di paradigma: non solo manutenzione, ma trasformazione; non solo gestione dei problemi, ma progettazione del futuro. Mobilità, sostenibilità e sicurezza diventano i tre assi portanti di un programma che vuole dare alla Toscana un’infrastruttura all’altezza delle sue potenzialità.

«La FI-PI-LI non deve più essere sinonimo di emergenza e precarietà, ma un’opportunità di sviluppo. Chiedo sostegno a chi crede in una mobilità più sicura, moderna e sostenibile».

Fonte: Ufficio stampa

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