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Regionali, Campinoti (Forza Italia): "Bisogna darsi da fare, il politico giusto è quello che previene i problemi"

Ai microfoni di Radio Lady parla Simone Campinoti, candidato della coalizione di Cdx per la lista Forza Italia a sostegno di Alessandro Tomasi come presidente della Regione Toscana.

Campinoti, empolese, imprenditore molto conosciuto, Capogruppo e componente Forza Italia Empoli del fare nel Consiglio Comunale di Empoli, è stato ospite negli studi di Radio Lady 97.7 e gonews.it per l'intervista con Irene Rossi, nell'ambito degli approfondimento sui candidati locali delle Regionali.

L'INTERVISTA SU RADIO LADY 97.7

Il candidato esordisce con i temi più importanti da far sapere per i cittadini che andranno al voto fra pochi giorni: “I temi sono i soliti, perché oggi se si ascoltano le pubblicità elettorali tutti parliamo quasi la stessa lingua, cioè diciamo tutti lavoro, sicurezza, sanità. Il nostro programma è molto articolato, tra l'altro non si limita a dire quali sono i nostri punti ma dice anche cosa vogliamo fare. Questa è la differenza, stimolare le persone a riflettere su quello che gli viene proposto andando anche a guardare chi glielo sta dicendo. Perché noi siamo nuovi, perché, ripeto, questa regione è sempre stata governata dal centrosinistra in varie forme e i risultati si vedono. Sulla carta va tutto bene, è realmente per la strada parlando con le persone e invece non è così. Basta chiedere alle persone, persone delle quali anche io faccio parte perché non ci dimentichiamo: io non sono un politico di professione, io sono un imprenditore, un cittadino. Quindi tocco con mano tutto questo ogni giorno, come mia moglie, come mio figlio, come la mia mamma anziana, come tutti i cittadini.

Ma quali sono le problematiche attuali? Campinoti parte dalla sanità. "Le problematiche che vivono quotidianamente sono semplici: in teoria in Toscana abbiamo la sanità migliore dell'universo, poi se qualcuno ha un problema deve fare una diagnostica, per qualcosa o anche solo per dormire tranquillo ma la diagnostica viene per programmata dopo mesi se non addirittura anni. Però non voglio dire che è tutto da buttare perché il sistema sanitario va riconosciuto che sta in piedi e in alcuni casi se hai un problema grave te lo risolve anche. Ma non certo per le regole, per chi comanda e per chi gestisce e chi ha permesso in questa regione di avere più dirigenti che medici, paramedici e infermieri. Anzi, a loro medici, paramedici e infermieri va il grazie, perché se tutto sta in piedi e proprio grazie al loro sacrificio che veramente per missione portano avanti tutto questo."

Dalla sanità al lavoro, anche su questo fronte si criticano gli accordi dello schieramento avversario. "Lo stesso discorso sul lavoro, cioè la regione oggi con l'alleanza a mio avviso folle con il Movimento 5 Stelle ripropone per raccattare qualche voto in più da una certa parte e accondiscendere il nuovo amico, perché fino a ieri erano nemici, il reddito di cittadinanza regionale, che è a mio avviso una follia. In Italia ci ha già dato grandissimi costi, ha favorito truffe e intrallazzi basta fare una ricerca su internet per vedere le cronache. In più ha degli effetti in cascata pazzeschi perché già le aziende nostre, quelle poche che ancora continuano a crederci e investire sul territorio, hanno bisogno cioè di profili sia qualificati ma anche meno qualificati. Quindi non è più problema di trovare gli ingegneri. Ma qui non si trova più il saldatore, non si trova più l'idraulico. Perchè se te proponi a qualcuno di stare a casa senza far niente a 900 euro al mese, come fa a decidere di andare a lavorare per 1200 / 1330 euro?"

Quale è dunque la proposta di Campinoti e del centrodestra per la Regione? "La nostra ricetta è molto semplice, ripeto. Io vengo dal mondo delle imprese, quindi non mi deve dire nulla a nessuno. Sono sempre aperto a imparare, però voglio dire, mi dà un po’ da pensare che la ricetta me la dia qualcuno che non ha mai lavorato. Noi vogliamo stimolare il lavoro, la formazione, la formazione vera che impatta tra le altre cose sulla sicurezza. La formazione negli ultimi anni è stata spesso un business, dove ci si sono buttati tutti per arrivare ad avere quel documento che gli serve al dipendente per potere svolgere il suo lavoro. Però io l'ho visto coi miei occhi, alle sessioni di formazione, la gente, un cellulare in mano che faceva tutto al di fuori che ascoltare quello che gli aveva insegnato. La svolta, la svolta e introdurre un esame finale molto semplice, cioè come si fa anche a scuola, cioè un esame finale per verificare. Noi dobbiamo ridare "arte e parte" a chi ha voglia di cambiare, sostenere i giovani in percorsi virtuosi di avviamento al lavoro. Altri parlano di incentivare gli ITS: io l'ho fatto nell’ITS Prodigy di Empoli io faccio parte del board iniziale, è uno degli stimolatori, lo avevo già intuito.10 anni fa che questa formula è uno short cut, un'accelerazione per quei ragazzi che non hanno la famiglia che li può mantenere fino a quarant'anni a studiare. Arrivare a 38 anni senza avere ancora un lavoro impatta sulla capacità di fare famiglia. Poi si dice che questa regione invecchia e non c'è figli, è chiaro no?"

Come può la politica affrontare questa situazione e porre rimedio? "Il bravo politico, come il bravo imprenditore, secondo me non è quello che cura il male, cioè non aspetta l'elezione per andare a giro dalla gente ditemi che vi serve e io vi aiuto. Cioè l'imprenditore e il politico giusto è quello che previene e evita il problema. Non aspetta il primo giorno di pioggia per accorgersi che le pompe del sottopasso non funzionano: a primavera, quando comincia il sole comincia a fare un piano di pulizia delle caditoie. Servirà? Risolvo il problema? Non lo so se lo risolve, però di sicuro qualcosa fa e quel qualcosa va fatto. Questo vale per la sanità, vale per il lavoro, vale per la formazione. In ogni ambito in cui noi stiamo mettendo le mani, vediamo che c'è stato un atteggiamento passivo. In questo momento storico in cui ci sono guerre, ci sono situazioni internazionali drammatiche, il mal comune mezzo gaudio non funziona: qui bisogna fare qualsiasi cosa, dico qualsiasi, per aiutare in tutti i settori almeno a minimizzare il danno. In ottant'anni su questo territorio non si è fatto. È facile fare il capitano in porto, son tutti bravi: il capitano vero non è quello che si fa vedere sorridente con la divisa bella, pulita. Il capitano vero è quello che quando è in alto mare con la nave è in grado di riportare la nave in porto, salvando tutti quelli ci sono sopra anche le merci. Questa è la storia di tanti di noi imprenditori, più o meno, cioè gente che invece di piangersi addosso si è rimboccata le maniche e ha costruito impresa, messo su famiglia ed è andata avanti. Questi sono i cittadini toscani che meritano di essere aiutati e devono essere sostenuti, supportati. E questo noi faremo, cioè riportando veramente un po di concretezza in una regione che la concretezza non la vede da anni."

Per Campinoti quindi, è Tomasi il nuovo modello di Governatore per la Toscana. "Andate a vedere sul vocabolario che vuol dire governatore. Noi abbiamo una persona che invece di governare si è distinta, lo mette anche sui volantini, per essere sempre presente: è vero, sempre presente, ma alle feste, all'inaugurazione, ma non ha governato. Questo non è un posto di pubbliche relazioni. Il governatore è qualcuno che si leva la mattina, come ha detto recentemente Alessandro Tomasi, che come fanno tutti va a vedere quello che dobbiamo affrontare, affrontandolo. In Toscana c’è bisogno di spending review. Cosa vuol dire? Come si fa in famiglia: se entra meno soldi, bisogna ricalibrare un po tutto per fare lo stesso, le stesse cose di prima, spendendo meno. E in Toscana è da anni che non si spende benissimo, quindi già recuperando, risparmiando sulle risorse, se ne possono liberare un po’ per fare altre cose."

Altro tema la sicurezza urbana. "Anche per la sicurezza, è tutto collegato perché laddove regna la povertà parte il disagio, dove c'è il disagio si perde la sicurezza. Ormai è sotto gli occhi di tutti, come si fa ad arrivare alla stazione di Empoli e vedere la situazione che c’è in via Roma, ci sono fatti di cronaca. Sicurezza vuol dire non fare proclami, o la polizia regionale: facciamo funzionare bene quel che abbiamo. Ci sono leggi regionali disattese dalla Regione e dai Comuni. Mettiamo gli agenti a fare il loro mestiere invece che a fare gli scribacchini, mettiamole in condizione di fare il loro lavoro, bene e in modo sicuro. Non che se agiscono vanno in galera loro. Il decreto sicurezza permette oggi di avere risorse per affrontare queste problematiche e anche il CPR in Toscana va fatto. I CPR sono dei centri che permettano di riunire le persone che vengono prese per strada e devono essere rimpatriate, che oggi in mancanza di un CPR con costi folli vengano presi e portati dai CPR di altre regioni o addirittura lasciati in strada a delinquere di nuovo. Noi abbiamo proposto anche a livello di governo centrale CPR speciali per stupratori e spacciatori. Per chi viene qui per lavorare c'è già un sistema di accoglienza molto forte, ma chi viene qui per rompere le scatole, per danneggiare, perchè tanto sa che nessuno gli fa nulla, non va bene. Abbiamo conquistato un benessere sul sacrificio di persone, la democrazia, quindi io non sono razzista assolutamente, sono per l'accoglienza, però accogliamo chi viene e rispetta doveri."

Quale è l’ultimo messaggio per chi ci ascolta, per gli elettori delle regionali in Toscana? "Ma è molto semplice: non vi fidate delle apparenze! Come quando si compra qualcosa, c’è chi si fida della scatola bella e chi si informa. Andate a guardare chi vi racconta le cose, andate a cercare, spendete un minuto del vostro tempo. Non è vero che siamo tutti uguali, non è vero. È come la scelta del dottore: nessuno che ha una malattia grave scegli il dottore perchè lo vede sempre la televisione o perché è più simpatico: va a parlare con le persone, va a vedere la sua storia e cerca quello più bravo. La Toscana è un malato grave, c’è bisogno di dargli un dottore veramente bravo e noi siamo in grado di fare questa medicina."

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