In migliaia alla manifestazione Gkn. Scontri con polizia all’aeroporto di Firenze

Momenti di forte tensione oggi pomeriggio a Firenze durante la manifestazione indetta dal Collettivo di Fabbrica ex Gkn, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Una parte del corteo ha fatto irruzione all’interno dell’aeroporto Amerigo Vespucci, dove si sono verificati scontri con la polizia e il blocco temporaneo dello scalo.

La manifestazione ha voluto richiamare l'attenzione sullo stallo del percorso di reindustrializzazione della fabbrica a Campi Bisenzio mentre gli ex dipendenti, ricorda il Collettivo, sono al settimo mese di disoccupazione, dopo 15 mesi senza stipendio e tre procedure di licenziamento.

Gli scontri

Secondo quanto ricostruito, oltre un centinaio di manifestanti si è staccato dal corteo principale, deviando dal percorso autorizzato e forzando un cordone di agenti all’ingresso dell’aerostazione. Dopo aver sfondato le linee di contenimento, il gruppo ha raggiunto i banchi del check-in, urlando cori e slogan. Le forze dell’ordine hanno reagito con cariche di alleggerimento per respingere i manifestanti e impedire l’accesso all’area sterile dello scalo, quella che conduce ai varchi d’imbarco e alla pista.

Durante gli scontri dieci agenti, nove poliziotti e un carabiniere, sono rimasti feriti per le contusioni subite. All’interno dell’aeroporto si sono vissuti momenti di paura: "La società aeroportuale ha bloccato i flussi dei passeggeri in uscita per evitare inserimenti dai corridoi ed ha attuato altre misure di sicurezza", si legge nella nota ufficiale.

Nessun volo è stato cancellato a causa dei disordini, solo alcuni aerei in ritardo. Tra i danni al momento risulta spaccata la vetrina di un bar.

Toscana Aeroporti, gestore dello scalo, ha annunciato che sporgerà denuncia contro i responsabili: "Si è verificato un ingresso non autorizzato da parte dei manifestanti del corteo ex Gkn, che ha portato alla temporanea chiusura dello scalo. L’operatività sta gradualmente tornando alla normalità. La società trova intollerabile che la rivendicazione sociale sia avvenuta in modo violento, a discapito della sicurezza dei passeggeri".

Dopo circa mezz’ora all’interno dell’aeroporto, i manifestanti sono stati respinti all’esterno e il corteo ha ripreso la marcia verso viale Guidoni. In serata la manifestazione si è conclusa senza ulteriori disordini.

Le indagini della Digos

La Digos sta analizzando numerosi filmati per individuare i responsabili dell’occupazione dell’aeroporto di Firenze e degli scontri con la polizia.

Secondo le prime ricostruzioni, tra le migliaia di partecipanti non erano presenti solo lavoratori ex Gkn, ma anche esponenti dei centri sociali e gruppi antagonisti provenienti da varie regioni italiane. Alcuni manifestanti indossavano simboli e bandiere della Palestina.

Gli investigatori stanno ora lavorando per identificare i soggetti coinvolti e stabilire chi abbia deciso la deviazione del corteo e l’irruzione nello scalo. Le denunce scatteranno una volta completate le identificazioni.

I commenti

Il Collettivo di Fabbrica ha rivendicato il senso della manifestazione, accusando le istituzioni di immobilismo: "Prendetevi la responsabilità della rabbia sociale delle disoccupate e dei disoccupati, delle povere e dei poveri, le chiacchiere sono finite", hanno scritto sui social, denunciando che dal Governo non sarebbe arrivato "nulla, solo autoritarismo e complicità con il genocidio", e dalla Regione "un consorzio industriale pubblico che non può comprare nemmeno una biro".

"Il presunto piano industriale - dichiara il gruppo Lavoratori Qf in merito alla reindustrializzare della fabbrica - non è altro che la scusa per tenere sotto controllo lo stabilimento ex Gkn".

Sulle violenze il gruppo però "si unisce agli altri 400 ex lavoratori Gkn - Qf ed esprime condanna verso gli atti di violenza espressi nella manifestazione indetta dal Collettivo di Fabbrica. Il nostro gruppo esprime solidarietà con le forze dell'ordine e ribadisce che ormai il collettivo di fabbrica è diventato sinonimo della violenza. Avevamo avvisato mesi fa tramite la stampa, che certi individui avevano come obiettivo unico, portare il fuoco di Val di Susa a Firenze".

“Le proprie argomentazioni devono sempre essere espresse con civiltà, senza mai provocare disordini o addirittura il ferimento di agenti di polizia ai quali va la mia solidarietà”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani.

"Copione ormai noto: sfruttano la disperazione di onesti lavoratori per attaccare le Istituzioni, centinaia di onesti lavoratori sfruttati nella loro nobilissima manifestazione da un pugno di delinquenti che invece hanno pensato di occupare l'Aeroporto di Peretola e scagliarsi contro le forze dell'ordine". Così in una nota Felice Romano, segretario generale del Siulp, sindacato di polizia. "Manifestare è un diritto e la difesa dei lavoratori è fondamentale ma riteniamo inaccettabili la violenza e la violazione delle regole. Solidarietà ai tanti colleghi feriti e agli operai che stanno rischiando di perdere il posto di lavoro, è avvilente vedere i soliti malviventi che se ne infischiano di tanti operai onesti che volevano far sentire la loro voce. Alle cronache sono infatti arrivate solo le gesta dei soliti professionisti del disordine che hanno tentato di occupare l'Aeroporto di Firenze andando allo scontro con le forze dell'ordine pur di dare sfogo alla loro irrefrenabile smania di inusitata violenza. Vergognoso l'atteggiamento che adottano oggi questi malviventi, che addirittura assumono anche comportamenti parassitari, sfruttando la disperazione di mamme e padri che rischiano di perdere il lavoro o che l'hanno già perso. Occorre trovare risposte certe e immediate nei confronti di chi pone in essere violenze come quelle che abbiamo registrato all'aeroporto di Firenze", conclude Romano indicando che "c'è un nuovo fenomeno che va attenzionato, perché si deve trovare la giusta pena anche per quella fascia di manifestanti che non arriva alla violenza vera ma che con atteggiamenti di resistenza passiva, fermi con le semplici mani alzate, permettono ai violenti di farsi strada. Questa è una fascia di manifestanti insidiosa e molto pericolosa che agevola e concorre alla violenza di chi devasta le nostre piazze"

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina