Figli di Guido Lapi celebra la Festa dell'Albero: "Alleniamoci a respirare"

Insieme a Unitan regalato a 120 concerie un gioco in legno che ricorda il valore dell'ossigeno


L’ossigeno è vita, fateci caso. Il valore dell'ossigeno è fondamentale per tutti gli esseri viventi e spesso non ci fermiamo a pensarci. La respirazione avviene in modo automatico e quasi non ce ne rendiamo conto.

E da dove viene l’ossigeno? Dagli alberi e dalle piante. Per questo l’azienda chimica Figli di Guido Lapi ha scelto di dedicare all’ossigeno la Festa dell’Albero 2025, che si celebra il 21 novembre, in collaborazione col suo storico fornitore di tannini di quebracho, la società argentina Unitan.

L’azienda toscana, attiva da oltre 70 anni nella commercializzazione di estratti vegetali per la conciatura dei pellami, ha celebrato questo giorno donando ad oltre 120 concerie, in Toscana e Veneto, un simpatico gioco in legno per allenare il respiro. Il gadget consiste in una cannuccia (tubicino) da cui soffiare per sollevare una pallina. Mantenendo un flusso d’aria continuo e regolare, l’obiettivo è quello di mantenere la pallina sospesa il più a lungo possibile sopra l’anello in cima alla pipetta.

“I nostri alberi non solo assorbono la CO2 che produciamo, contribuendo a ridurre l'effetto serra, ma restituiscono anche ossigeno puro, regalando aria fresca e salutare. Sono i nostri alleati naturali per un futuro più sano e sostenibile – commentano dalla Figli di Guido Lapi -. Dobbiamo tutelarli e difenderli, perché producono vita”.

Un messaggio ecosostenibile che si basa sulla forza della semplicità. Figli di Guido Lapi, in collaborazione con UNITAN, fornisce da sempre il tannino proveniente dal Quebracho alle industrie conciarie. L’impegno del produttore è garantire la sostenibilità nell’utilizzo della risorsa: da oltre trent’anni Unitan ogni anno mette a dimora sui propri terreni nuove piante di quebracho, coltivate a partire dai semi nei propri vivai. 3 milioni di alberi sono stati piantumati su 2300 ettari fino ad oggi e altri 3000 ettari saranno impiantati nei prossimi venti anni. I nuovi alberi non solo assicurano il fabbisogno della produzione per i prossimi anni, ma contribuiscono in modo attivo alla riduzione dei gas serra. La CO2 che rimuovono dall’atmosfera infatti è ufficialmente certificata in quantità maggiore di quella immessa nel processo produttivo – sostenibilità vissuta dunque, non marketing.

L’amore e il rispetto per gli alberi sono il motore di questa industria ecocompatibile, che tutela e garantisce anche il mantenimento della biodiversità.

Fonte: Ufficio stampa

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