Il senso unico in via Piastroni: tra polemiche e sicurezza

Un dibattito acceso tra amministrazione e opposizione sulle nuove regole della viabilità a Cascina


Il polverone alzato dal PD cascinese sul senso unico in via Piastroni, oltretutto istituito in via sperimentale, è l'esempio più classico di polemica strumentale.

Per arrivare alla deduzione che la via in oggetto sia insufficientemente larga da permettere il traffico veicolare a doppio senso in condizioni di sicurezza, basterebbe transitarla una volta sola nella vita. E' assolutamente comprensibile che un cambio di viabilità crei disagio ai tanti cittadini che si trovano quotidianamente a dover transitare in quell'area, ma il compito delle istituzioni è quello di trovare il giusto equilibrio tra sicurezza e comodità di utilizzo. Ecco il perché del cambio "sperimentale".

Si prova, si raccolgono informazioni, si agisce di conseguenza. Tutto questo fervore a sinistra casualmente lo si vede in uno scontro istituzionale con Pisa, forse perché non amministrata da "compagni" ? Quando la Provincia di Pisa ha, involontariamente certo, creato disagi per mesi ai cittadini dell'area pisana con un calendario discutibile dei lavori di messa in sicurezza dei ponti (Calcinaia, Ponte alla Botte, Arnaccio), non si ha memoria di tanto attivismo dal parte del locale Circolo PD, eppure i disagi sono stati non pochi e prolungati nel tempo.
Per quanto riguarda poi chi si lamenta di una mancata concertazione fra i Comuni di Cascina e Pisa, si ricordi di quando i compagni strombazzavano in campagna elettorale lo stralcio del piano intercomunale. Forse il non perfetto rapporto di vicinato nasce da certi presupposti, sarebbe forse più utile un po' di autocritica anziché invettive estemporanee.

Mirco Melchionno, Presidente Circolo Territoriale CASCINA FRATELLI D' ITALIA

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