Padule di Fucecchio, al via il censimento invernale degli uccelli acquatici

Dal censimento annuale degli uccelli acquatici svernanti che si è tenuto a gennaio anche nel Padule di Fucecchio arriva una conferma del valore naturalistico della più grande palude interna italiana e della gestione tecnico-scientifica dell'area protetta.
Anche quest'anno 9385 presenze, che collocano il Padule ai primi posti in Toscana come numero di uccelli acquatici censiti insieme con le ben più vaste aree protette della Maremma (Diaccia Botrona, Laguna di Orbetello e Lago di Burano).
Il censimento, promosso a livello di grande regione biogeografica da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’ISPRA, nel Padule di Fucecchio è organizzato dal Centro Ornitologico Toscano con il supporto locale del Centro di Ricerca e ha coinvolto quest’anno 9 rilevatori abilitati dall’ISPRA, con il supporto di 17 collaboratori; tutti insieme contribuivano a coprire l’area umida a piedi o in barca (una canoa della LIPU di Massaciuccoli ed alcuni barchini guidati da esperti padulini).
Nel corso del censimento sono state rilevate ben 30 specie diverse per un numero complessivo di 9385 uccelli, fra cui quasi 600 beccaccini (numero di interesse regionale) e una presenza record di quasi 500 Moriglioni; non sono mancati gli avvistamenti di specie rare come il Mignattaio, la Spatola e la Cicogna bianca.
Rispetto al 2018 (annata record) si è registrato un calo complessivo di circa 4000 presenze dovuto in gran parte alla diminuzione delle Alzavole, che tuttavia come fanno notare gli esperti del Centro Ornitologico Toscano è generalizzata in tutta la Regione e da attribuire a fluttuazioni periodiche della popolazione svernante.
Semmai c’è da notare come il Padule di Fucecchio continui a mantenere una forte attrattiva per la specie, quest’anno quasi scomparsa da molte aree umide della regione, riconfermandosi con i 4385 esemplari censiti in assoluto la più importante area umida toscana per lo svernamento dell’Alzavola.
Analizzando i dati per aree, si vede che 3821 uccelli acquatici (il 41 per cento del totale) sono stati rilevati all’interno della riserva naturale pistoiese (aree Le Morette e Righetti-La Monaca), che come è noto rappresenta il 10 per cento della superficie del Padule.
Il dato è ancora più eclatante se si considerano solo le anatre:
rispetto alle 6069 censite ben 3574, equivalenti al 59 per cento, sono state osservate nella riserva naturale pistoiese, dove trovano le migliori condizioni per la sosta diurna.
Più in generale, buone presenze di uccelli acquatici anche nell'Oasi di Protezione della Paduletta di Ramone e del Pratone (962 esemplari); seguono il Marconi (876), la Riserva e zona di protezione fiorentine
(603) e la Vallataccia (610).
I dati del censimento degli uccelli acquatici svernanti, svolto in Padule con la stessa metodologia negli ultimi trent'anni, forniscono chiare indicazioni e un forte incoraggiamento sull'efficacia delle attività di gestione della Riserva Naturale.
Il Centro di Ricerca e il Centro Ornitologico Toscano ringraziano la Provincia di Pistoia e la Città Metropolitana di Firenze, il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, l’Azienda Agricola Castelmartini, l’ATC 16 di Pistoia e tutti i rilevatori ed i collaboratori che hanno contribuito alla buona riuscita del censimento.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio (tel. 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it); i dati completi del censimento sono sulle pagine web www.paduledifucecchio.eu

Fonte: Padule di Fucecchio - Ufficio Stampa

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