Rapina una 14enne, fermato un baby rapinatore

La polizia, ieri pomeriggio, ha individuato e fermato un 17enne serbo, in possesso di regolare carta di soggiorno, che aveva rapinato una ragazza di 14 anni.

La giovane vittima è stata avvicinata dal suo aggressore che con fare amichevole le ha chiesto la cortesia di utilizzare il suo cellulare per fare una telefonata alla mamma che lo stava attendendo al parcheggio del Lungarno Guadalongo. La giovane, ignara degli intenti del ragazzo, gli ha prestato il telefonino. Il giovane, simulando una conversazione telefonica con la madre, ha iniziato a muoversi verso l’uscita del giardino, facendo così staccare la proprietaria del cellulare dal gruppo di amici.

Giunti all’esterno del giardino, è scattata la trappola: il malvivente ha estratto un coltello dalla tasca e lo mostrato alla giovane con fare minaccioso chiedendo alla ragazza il denaro di cui fosse in possesso in cambio della restituzione del telefonino. La giovane, spaventata ma lucida, gli ha consegnato il denaro che aveva con sé: 15 euro. La scena, nel frattempo, aveva attirato l’attenzione anche di altri giovani passanti che, capita la situazione si stavano dirigendo verso la ragazza in difficoltà. Il malvivente a quel punto si è dato alla fuga verso piazza Guerrazzi.

Un passante, anche lui minorenne, aveva assistito alla scena e ha immediatamente contattato il 113 fornendo un’accurata descrizione del rapinatore.

Immediatamente, le pattuglie della Squadra Volante, coordinate dal Commissario Capo Fabrizio Valerio Nocita, si sono messe alla ricerca del malvivente sul territorio, intercettandolo, dopo appena mezz’ora, in piazzetta Vallerini, dove si trovava insieme ad altri coetanei ancora con ancora indosso gli abiti usati per compiere la rapina. A seguito di perquisizione, all’interno del portafoglio sono stati trovati i 15 euro provento del reato appena commesso.

Il giovane è stato fermato e negli uffici della Questura, gli investigatori della Squadra Volante hanno appurato che, a discapito della giovane età, il minore era titolare di un curriculum criminale di spessore. Infatti il ragazzo era stato già denunciato per altre 4 rapine tutte perpetrate con lo stesso modus operandi: avvicinamento alla vittima con la scusa di poter utilizzare il telefonino, impossessamento del bene, violenza e minaccia sulla vittima per impossessarsi dell’apparecchio oppure richiesta del denaro in cambio.

A seguito del foto-segnalamento e di individuazione fotografica, il giovane è stato riconosciuto da tutti i testimoni che hanno assistito alla scena. A seguito del fermo il minore è stato affidato alla famiglia in attesa del giudizio.

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