Elezioni nel Cuoio, accordo politico PD-LeU: "Comprensorio città da 100mila abitanti"

(foto gonews.it)

Sanità, scuola, infrastrutture e non solo, nell'ottica di una programmazione comune del futuro. Partito Democratico e Liberi e Uguali hanno stilato un accordo politico per il Comprensorio del Cuoio, ovvero per i quattro comuni pisani che andranno al voto.

È stato infatti presentato oggi, mercoledì 8 maggio, il programma di PD e LeU per il Comprensorio del Cuoio alla presenza di Graziano Turini (ex sindaco di Castelfranco e assessore provinciale) e David Turini (ex sindaco di Santa Maria a Monte) di LeU e dei candidati a sindaco per il centrosinistra a San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Montopoli in Val d'Arno e Castelfranco di Sotto, rispettivamente Simone Giglioli, Giulia Deidda, Giovanni Capecchi e Gabriele Toti.

I candidati convergono su molti temi e anche su una considerazione, questo accordo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Sia per le elezioni sia per gli anni a venire, il centrosinistra ha intenzione di 'unirsi' a livello di distretto, aggiungendo anche Santa Maria a Monte e Fucecchio. Certo è che l'istituzionalizzazione non passerà da quell'Unione dei Comuni progettata anni fa e svanita definitivamente tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019.

Ci sono però strategie condivise nella Zona del Cuoio, come si nota dall'accordo PD-LeU e come ribadiscono i candidati: "Consideriamo la nostra zona una città da 100mila abitanti. Ci sono temi da cui non possiamo non prescindere, come il rischio idrogeologico o i poli scolastici superiori, per non parlare di ambiente e pianificazione. È bello che i sindaci abbiano abbandonato i localismi per un progetto comune. La visione comprensoriale si trova solo nel centrosinistra, alcuni argomenti non possono essere affrontati da una destra sovranista".

C'è soddisfazione da entrambe le parti, riferiscono da LeU: "Basta con la sinistra litigiosa, si lavora per arginare una destra pericolosa. La politica si orienta partendo dai programmi e noi siamo in un territorio che non può essere governato solo in maniera localistica. C'è voglia di fare le cose in maniera seria, senza stare a badare ognuno al proprio orticello".

Il percorso 'comune' non nasce adesso ma dura da anni, basta pensare alla creazione e all'esistenza quasi ventennale di organismi come il Distretto di Santa Croce sull'Arno. "Stavolta però la novità è che in tutti i programmi c'è una parte uguale per le politiche comprensoriali, è un passo in avanti importante" concludono i candidati a sindaco.

 

Gianmarco Lotti

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