
Raffaella Bonsangue, candidata di Forza Italia nella circoscrizione Centro alle Europee, ha avuto un incontro ieri mattina con il Consorzio conciatori di Ponte a Egola, in Comune di San Miniato (Pisa) e ha visitato la Italprogetti, azienda di macchine per conceria a San Romano, altra frazione di San Miniato.
Nell’incontro con il Consorzio, Bonsangue ha preso atto delle eccellenze e dei problemi di un settore rilevantissimo dell’economia della Toscana. Michele Matteoli, presidente del CdA di Cuoiodepur, ha spiegato l’eccellenza della depurazione delle acque delle concerie, tale che fa essere questo comprensorio del cuoio migliore di qualunque altro nel mondo. Quello che viene depurato è lo
scarto delle lavorazioni delle pelli, che a loro volta sono scarti dell’industria alimentare trasformati invece in prodotti di eccellenza, dalle borse alle calzature. Un esempio virtuoso di economia circolare.
“Il problema che invece è emerso nell’incontro - dice Bonsangue - sta nel fatto che i brand italiani della pelletteria non hanno in questo momento più mercato interno e riservano la loro produzione praticamente solo all’esportazione. Se i consumi interni sono a zero e le nostre imprese sono rivolte prevalentemente al mercato esterno, non possiamo farcela da soli, non possiamo tutelare i nostri interessi nazionali senza l’Europa e senza accordi con gli altri paesi europei. Un’Europa dei popoli e non della burocrazia”
“L’Europa è la nostra realtà - ha continuato Bonsangue - non è qualcosa che non ci riguarda, non possiamo farne a meno, non possiamo affrontare le sfide contemporanee da soli, nel momento in cui per esempio si fanno avanti nel mondo politiche protezioniste che potrebbero condizionarci pesantemente. Stati Uniti, Cina, India: abbiamo sfide da parte di colossi e possiamo forse contenere la sfida di egemonia della Russia senza accordi con gli alleati? Penso proprio di no”.
Lo stesso dicasi per l’immigrazione: “L’Italia può forse contenere l’immigrazione da sola. Va preservato il diritto a non emigrare come diceva papa Ratzinger. Bisogna investire in un nuovo piano Marshall affinchè anche in zone dove è a rischio la sopravvivenza, le persone possano vivere una vita dignitosa”
Fonte: Ufficio stampa
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