AssoConciatori in assemblea, proposta a Ponte a Egola: "Uniamo la gestione dei depuratori"

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La svolta verde fa da padrona alla assemblea dei conciatori, tenutasi oggi (giovedì 20 giugno) alla sede della AssoConciatori a Santa Croce sull'Arno, anche se è una proposta particolare a tenere banco. Trovare una sola parola chiave per l'ultimo anno conciario però è difficile, è più facile riscontrare i momenti clou del 2018-19, stando alle parole del presidente Alessandro Francioni. Uno su tutti la firma del patto per l'economia circolare con la Regione, il cui governatore Enrico Rossi era presente oggi.

Economia, programmazione, rispetto, lavoro e ecologia sono alcuni dei vocaboli più utilizzati. Inoltre, una proposta amichevole alla riva sinistra dell'Arno: "Uniamo la gestione dei depuratori nell'interesse di tutti. Serve una società unica per gestire la depurazione del distretto, il nostro modello di riferimento è Aquarno. Restando divisi si mantengono immobili situazioni che frenano la crescita del Comprensorio. La depurazione su larga scala costa meno e viene meglio". Si attendono risposte da Ponte a Egola.

Francioni, come anticipato, ha lodato la filosofia consortile della Associazione e ha rimarcato come i cambiamenti nel mondo (Brexit o tensioni Usa-Cina) possano influenzare il distretto. Ma ci sono anche notizie positive: "Abbiamo fatto passi in avanti in ambito formativo, grazie al lavoro con le scuole. Abbiamo strutturato un sistema di formazione di filiera. Grandi risultati arrivano anche da Poteco e dai giovani imprenditori. Rimane alta l'attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro".

La firma del patto con la Regione è stato un grande spartiacque: "Dobbiamo rendere autonomo il distretto a livello ambientale, limitando la discarica di resulta". La sostenibilità rimane quindi al primo posto, ma ci sono pure obiettivi e sfide per il futuro, non senza una puntura di spillo: "Gli accordi presi ci impegnano per decine di milioni di euro di investimenti. Ci spiace che per noi le regole siano 'più uguali' che in altri posti, dispiace pure che a fronte degli sforzi fatti per ammodernarci arrivino soluzioni vecchie di 30 o 40 anni".

"La forza del distretto si conferma sempre più. Vedo voglia di guardare avanti e la Regione si è messa a disposizione. Quello firmato è uno dei primi grandi accordi di economica circolare, un concetto nato da noi o quasi. L'obiettivo di produrre senza inquinare è connaturato nella storia economica del distretto. Più passa il tempo e più vedo che è la base della moda in Toscana. Uno degli elementi fondamentali per attrarre investimenti è che qui la filiera produttiva è di prima qualità anche a livello ambientale" è stato invece il pensiero del governatore Rossi.



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