
Nel 2018 quattro turisti su dieci si sono rivolti agli IAT, gli Uffici di informazione turistica della Toscana gestiti dai Comuni, per sapere cosa vedere nel territorio: è quanto emerge dall'indagine sul sistema di informazione e accoglienza turistica in Toscana, realizzata da Anci Toscana con il supporto del Centro Studi Turistici di Firenze.
L'indagine ha coinvolto sia i Comuni che gli stessi uffici: 141 i questionari compilati dai primi e 143 quelli dagli IAT. Secondo quanto emerso, nel 2018 gli IAT della Toscana hanno accolto 3 milioni e 785mila utenti, il 39,5% degli arrivi complessivi in Toscana. La media ad ufficio è stata di 27.430 turisti, con variazioni che vanno da un minimo di 20 utenti ad un massimo di 800mila. Oltre il 70% dell'utenza è straniera, soprattutto europea (40,3%), mentre il 19,4% sono italiani e l'8,1% toscani. Le richieste principali riguardano le risorse turistiche da visitare sul territorio (33,6%), seguite da trasporti (19,6%), ricettività (14,8%) e eventi (13,8%). In proporzione le zone con la maggiore affluenza agli uffici IAT sono la montagna (56%) e le città d'arte (50,3%); seguono campagna/collina (24%), balneare (16,6%) e termale (4,2%).
Il 25% dei Comuni ha affidato la gestione degli uffici IAT a Pro Loco, il 21% li gestisce direttamente e il resto è affidato a società e/o cooperative. Nel 2018 il costo per il mantenimento degli uffici IAT della Toscana è stato di 2.957 mln. In media un ufficio IAT costa 23.471 euro all’anno: si va dagli oltre 35.000 euro nelle città d’arte, a 22.525 euro nel balneare, 16.163 nelle aree di montagna, 12.851 in campagna/collina e 18248 nelle aree termali. Oltre 93% degli uffici gode di una buona posizione centrale e il 73% ha segnaletica dedicata mentre solo il 54% ha un proprio logo. Per quanto riguarda l'accessibilità, il 17,6% risultano poco o per niente accessibili. La superficie media complessiva di un ufficio IAT della Toscana è di 52,5 mq, di cui gran parte (35,7 mq) destinata agli utenti. Il 93,6% degli uffici turistici è dotato di computer, il 92,9% ha connessione internet ma solo il 44,7% ha un wi fi free.
Oltre la metà degli uffici (66,9%) è aperto tutto l’anno. L'apertura stagionale va da un minimo di due mesi a un massimo di 10 mesi. Nei periodi di alta stagione, l'orario settimanale supera le 37,4 ore: il 94,3% segnala apertura anche nel sabato, mentre 80,9% anche domenica. Il 97% degli operatori conosce la lingua inglese (solo il 48,4% con livello ottimo), il 70,7% francese e 40,2% spagnolo. Inoltre il 55% ha partecipato a corsi di formazione negli ultimi due anni, soprattutto su tematiche di marketing, comunicazione e tecniche di promozione turistica. Il 94% dichiara disponibilità a partecipare a corsi futuri: le richieste principali (74%) riguardano sempre promozione, marketing territoriale e comunicazione, mentre il 68% dichiara di avere necessità di ampliare conoscenze risorse storico artistiche e culturali del territorio. I settori da migliorare sono quelli del materiale informativo, della collaborazione sul territorio; della segnaletica e degli allestimenti interni.
“Come emerge dall'indagine, nonostante siamo nell'era digitale ben il 40% dei turisti si rivolge ancora agli uffici IAT della Toscana, il cui ruolo però è ormai radicalmente cambiato – ha spiegato Federico Campatelli di Anci Toscana - Oggi questi uffici rappresentano veri e proprie porte di ingresso alla Toscana e devono essere capaci di presentare il territorio al meglio. Per questo è necessario da un lato creare un sistema di rete tra tutti gli IATdella Toscana, collegandoli direttamente al Portale Visittuscany.com ma dall'altro occorre anche lavorare per milgiorare la formazione del personale e renderlo sempre più adeguato al nuovo ruolo”.
Fonte: Anci Toscana
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