Bambini Saharawi accolti in Consiglio regionale: "In Toscana lavoreremo per il diritto all'autodeterminazione"

(foto di Camilla Caparrini)

Come è ormai tradizione da molti anni, anche quest’estate un gruppo di bambini provenienti dai campi profughi della Repubblica del Saharawi sono ospiti di vari comuni toscani. Oltre trenta di loro, che risiedono nei comuni di Rufina, Piombino, Cascina, San Miniato e Fucecchio, sono stati ricevuti questa mattina in Consiglio regionale. Ad accoglierli, nella sala Gonfalone, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani.

Il presidente Giani, indossando la fascia ufficiale della Repubblica Saharawi, si è rivolto ai bambini, spiegando che “vi accogliamo in questa sala sotto il Gonfalone, il nostro simbolo, per dire che il cuore della Toscana batte con il cuore del popolo Saharawi”. La Repubblica Saharawi, conosciuta anche come Sahara Occidentale, è uno stato solo parzialmente riconosciuto a livello diplomatico, è collocato nell’Africa del Nord Ovest tra il Marocco e la Mauritania e aspira alla sovranità nazionale e al pieno riconoscimento internazionale. “La Toscana è sempre stata un punto di riferimento per il popolo Saharawi, con i tanti gemellaggi che uniscono le città toscane e i villaggi del deserto – ha proseguito Giani – e continueremo a lavorare affinché vi siano riconosciuti il diritto all’autodeterminazione e a poter crescere in pace”.

Alla fine, una foto collettiva nella sala del Consiglio. La delegazione ha consegnato al presidente del Consiglio una bandiera Saharawi in ricordo, mentre ai bambini sono stati donati una penna, la spilla con il Pegaso, simbolo del Consiglio regionale, e un libretto a fumetti che illustra come funziona l’assemblea toscana.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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