
Cosa può nascere da un gruppo di nuotatori di una piscina comunale, accomunati dalla passione per lo sport, dalla voglia di divertirsi e dai valori legati all’ambiente?
La risposta si trova in un’impresa sportiva, una sfida nelle acque del Mediterraneo. È questo quello che è nato da “Gli Scialacquati” da ‘Sciala’ che in dialetto siciliano significa proprio divertirsi, un gruppo di 11 nuotatori liberi della piscina comunale di Pontedera che il prossimo 8 agosto 2019 attraverseranno lo stretto di Messina. Lo faranno nel nome del benessere certo, ma soprattutto della sensibilizzazione culturale in tema ambientale supportando la Onlus “I Love Vale”.
Questa mattina, nella sala del consiglio del Comune di Pontedera è stata illustrata la traversata. Presenti il sindaco Matteo Franconi, l’assessore allo sport Alice Paletta e gli sportivi coinvolti, quasi tutti provenienti da Pontedera. L’impresa è inoltre sostenuta dagli sponsor Peccioli Scarl e Assostudio1989.
Lo Sport, per Pontedera, si è dimostrato nuovamente un elemento cardine, come sottolineato da Franconi: "Nel futuro vogliamo provare a fare un salto di qualità e a diventare un punto di riferimento sul nuoto, con la realizzazione di una piscina di 50 mt". In merito all’iniziativa infine il Sindaco ha aggiunto: “Il progetto è stato accolto con entusiasmo sia per l’importanza dello sport nel territorio sia per la sensibilizzazione su temi di estrema importanza, come la tutela dell’ambiente”.
L’elemento cardine quindi è proprio quello dell’ambiente, in un momento di grande cambiamento climatico, prestando attenzione all’ambiente preso in oggetto, cioè la tutela dei mari altamente intaccati da inquinamento. Proprio per questo, attraverso i social, verrà lanciato l’hashtag #respectnature.
Gli 11 nuotatori, Andrea Bartalena, Marco Cavallini, Domenico Cheli, Federico Creatini, Beatrice Daini, Andrea Falchi, Federica Felici, Serena Lassi, Giorgio Nazzi, Lara Pellegrino ed Enza Spadoni affronteranno la traversata non competitiva che andrà dai 3,3 ai 3,8 Km a seconda delle correnti.
E dopo l’ok dalla Capitaneria di Porto gli sfidanti delle acque, nel nome del rispetto della natura e del proprio corpo, si tufferanno nell’impresa che, senza correnti, potrà durare circa un ora e mezza.
- (foto gonews.it)
- (foto gonews.it)
Margherita Cecchin
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