
Lo scorso 18 Settembre due delegati sindacali dell’azienda IDS, appartenenti alla FIOM CGIL, sono stati raggiunti da un grave provvedimento disciplinare di tre giorni di sospensione.
Il provvedimento arriva dopo che nel previsto incontro dello scorso 9 Settembre a seguito di una procedura di cessione di ramo d’azienda, la società IDS ha rifiutato il confronto accusando alcuni membri della RSU di aver diffuso notizie riservate, inesatte e fuorvianti che avrebbero leso l’immagine stessa della società IDS.
I rappresentanti sindacali, al contrario, hanno obiettato all’azienda che tutte le notizie diffuse durante le assemblee e tramite i social media sono state ricavate da documenti pubblici e assolutamente non riservati quali il bilancio, atti di vendita etc…
Non vi è a parer nostro, alcun dubbio sul fatto che spesso molte aziende non vedono di buon occhio che qualcuno vada a spulciare nelle operazioni finanziarie, industriali e nei rispettivi bilanci, ma questa è una prerogativa che, in primo luogo, una rappresentanza sindacale, ha la possibilità di utilizzare per poter espletare al meglio la propria funzione.
Tutti ormai, in IDS e non solo, sono a conoscenza delle gravi difficoltà finanziarie e di prospettive industriali dell’azienda. Il tentativo di mettere a tacere chi, con caparbietà, cerca di capire nei dettagli quale sia la reale situazione, con il solo scopo di difendere al meglio il proprio futuro lavorativo e professionale, ci sembra alquanto maldestro e inqualificabile.
Su questo la FIOM CGIL di Pisa agirà in ogni modo al fine di ricondurre la situazione al rispetto delle libertà sindacali, libertà che ricordiamo sono sancite finanche dalla Costituzione.
La FIOM CGIL difenderà quindi i singoli RSU dai provvedimenti che gli sono stati ingiustamente comminati, ma valuterà anche se nel comportamento dell’azienda non vi sia da ravvisare una condotta antisindacale.
Per queste ragioni sosteniamo la lotta di tutti i lavoratori IDS e chiediamo all’azienda il ritiro dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei due delegati e la ripresa del confronto sindacale interrotto in maniera pretestuosa e strumentale.
Fonte: Fiom Cgil Pisa
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