Se Vincent Van Gogh disegnasse un Botticelli: incontro con i Google Developers a Firenze

Si parlerà di intelligenza artificiale e rapporto con il patrimonio artistico in un incontro in programma alla Scuola Internazionale di Comics il prossimo martedì, 22 ottobre, alle 18.30. L'incontro “Artificial Intelligence and Art Heritage” è organizzato dall'istituto di via Faenza 52 con i gruppi Google Developers di Firenze e della Repubblica di Malta, oltre che dall'associazione Virtual+.

Quest'ultima, in particolare, è una nuova realtà di promozione sociale che è nata sui banchi del corso “Dig.it”. Si tratta di un recente progetto che ha formato gratuitamente, grazie al contributo della Regione Toscana, dei ragazzi disoccupati, inoccupati e inattivi in professionisti nel settore delle Information and Communication Technologies, con specializzazione nelle applicazioni di realtà virtuale.

L'iniziativa formativa è stata a cura dell'agenzia Formatica di Pisa e ha creato molti sbocchi professionali per i partecipanti. Nel corso delle 600 ore di corso sono state utilizzate una serie di attrezzature innovative come visori, oculus, gear vr. I corsisti hanno affrontato varie materie ad alta tecnologia come la ricostruzione di ambienti virtuali a 360°, modellazione tridimensionali e la creazione di applicazioni per smartphone.

L'incontro, a cui ci si può iscrivere gratuitamente a questo link, avrà come relatori Alexiei Dingli (professore di Intelligenza Artificiale all'università di Malta), Mark Bugejais (ricercatore su Intelligenza Artificiale all'università di Malta) e Dylan Seychellis (docente all'Università di Malta specializzato in Computer Vision).

Gli interventi saranno in lingua inglese ma saranno presenti delle persone di supporto per la traduzione in italiano. I temi hanno titoli molto curiosi: “Se Vincent Van Gogh disegnasse un Botticelli”, legato alle tecnologie di intelligenza artificiale dietro il trasferimento di stile; “Se Michelangelo potesse creare in un contesto di realtà mista”, sulla creazione di artefatti virtuali; infine “Se Dante avesse avuto un processore di parole”, riferito alla possibilità con le tecnologie di oggi di poter trascrivere dei documenti scritti a mano. Dopo le 20, per chi vorrà, è prevista una cena post conferenza al Mercato Centrale di Firenze.

Fonte: Ufficio stampa

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