No del Consiglio regionale all’istituzione della Conferenza antimafia

Il Consiglio regionale non ha approvato la proposta di legge del gruppo Movimento 5 Stelle – illustrata in aula dal presidente della commissione Affari istituzionali - che prevedeva l’istituzione, presso l’assemblea toscana, di una Conferenza permanente antimafia regionale, quale organo di tutela e di garanzia contro le infiltrazioni mafiose. Organo con finalità conoscitive e di analisi dei fenomeni delle mafie e delle altre associazioni criminali in Toscana.

La composizione della Conferenza, con presidenza affidata ad un consigliere regionale di minoranza, era ampia e comprendeva oltre a consiglieri regionali, rappresentanti delle associazioni antimafia, forze sindacali, del mondo dell’istruzione e delle forze dell’ordine. Compito della Conferenza era anche quello di analizzare e monitorare la diffusione e le possibili infiltrazioni della mafia e della criminalità in Toscana, prevedendo a tal scopo anche audizioni e sopralluoghi.

Nel corso del dibattito Gabriele Bianchi ha spiegato che lo scopo della legge era quello di arginare le infiltrazioni mafiose, nell’interesse dei cittadini toscani. A favore si sono espressi i consiglieri Tommaso Fattori e Monica Pecori, mentre Leonardo Marras ha annunciato voto contrario, non di pregiudizio, ricordando le funzioni dell’Osservatorio regionale della legalità. Tema di fondo – come sottolineato a più voci - resta quello di far funzionare la legge esistente, che chiama tutti alla responsabilità.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale



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