Quattro nuove opere al Pecci di Prato

Il Comune di Prato acquisterà quattro opere d’arte con lo scopo di arricchire la collezione del Centro Pecci e il percorso d’arte in città, iniziato negli anni 70 con la collocazione in piazza San Marco della Forma squadrata con taglio di Henry Moore, e con lo scopo di sviluppare ulteriormente l’identità contemporanea di Prato. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta nella sua ultima seduta.

Queste le e opere che saranno acquisite:

De cόmo la tierra se quiere parecer al cielo II (installazione: luce, vetro, metallo – comprensiva di diritti di riproduzione) di Carlos Garaicoa, da collocare provvisoriamente presso il Centro Pecci;

I'm Going... (film 35 mm – comprensiva di diritti di riproduzione) di Jόzef Robakowski, da collocare provvisoriamente presso il Centro Pecci;

Please, teach me Chinese – Please, teach me Italian (disegno grafico stampato da esposizione - comprensivo di diritti di riproduzione) realizzato da Rainer Ganahl, da destinare a intervento di arricchimento in spazio riqualificato della città da individuare successivamente.

Waterbones, (struttura modulare in acciaio inox - comprensiva di diritti di riproduzione) di Loris Cecchini, da collocare in spazio pubblico che sarà successivamente individuato. Dell’individuazione della sua collocazione, nello specifico, si occuperà la stessa commissione che dovrà decidere la collocazione della Mezzaluna di Staccioli. La decisione sarà presa entro il 7 febbraio prossimo.

Il costo totale delle acquisizioni è pari a 71 mila euro.

“Abbiamo scelto di non estinguere il capitolo di bilancio relativo all’acquisto opere d’arte. La collezione del Centro Pecci è pubblica, è di tutti. Incrementare la collezione è il miglior modo per valorizzare il ruolo e la presenza del Pecci nel panorama nazionale e internazionale”, dichiara l’assessore alla Cultura Simone Mangani. “Con la delibera approvata dalla Giunta abbiamo acquistato un’opera che viene dalla mostra inaugurale del 16 ottobre 2016, una dalla mostra appena conclusa di J. Robakoski. Una delle altre due opere acquistate sarà inserita nel progetto sulla Sicurezza urbana al Macrolotto Zero, mentre l’altra sarà un nuovo segno urbano di grande personalità firmato da un eccellente artista italiano”. Tutti gli acquisti sono stati concordati con lo staff del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.

Se il bilancio 2018 lo consentirà, il Comune procederà a un altro acquisto: la Magnetism Installation di Ahmed Mater.

Fonte: Comune di Prato - Ufficio Stampa



Tutte le notizie di Prato

<< Indietro

torna a inizio pagina