Toccadonfi incontra Anffas: "Garantiamo risorse e strumenti ai più deboli"

“Non esiste maggiore disuguaglianza che fare parti uguali fra disuguali perché non tutti noi abbiamo le stesse caratteristiche, ma tutti noi dobbiamo essere messi in grado di avere le stesse opportunità” Gabriele Toccafondi cita Don Milani nel suo incontro con le famiglie che hanno persone disabili in casa e con Anfass, l’associazione che da oltre 60 anni gli sta dando voce per rivendicarne diritti e seguirne le battaglie ospitando 80 persone alcune di queste in casa famiglia.

“In questi anni al governo abbiamo fatto tanto, ma non basta – aggiunge il sottosegretario all’istruzione – soprattutto perché la distanza da recuperare, dopo anni e anni di assenza della politica e delle istituzioni, nella costruzione di un sistema che garantisca effettiva parità nei diritti è parecchia”. Toccafondi spiega che: “un po’ l’abbiamo ridotta, ad esempio tornando ad aumentare il fondo per la non autosufficienza che non è ancora ampio quanto servirebbe, ma è decisamente un cambio di rotta rispetto al passato, quando chi ci governava lo tagliava a ogni manovra finanziaria. Abbiamo approvato la legge sul “Dopo di Noi” che finalmente garantisce un futuro alle persone disabili che era una delle paure più sentite dai propri familiari e parenti, senza dimenticare poi le legge sull’autismo e la riforma del Terzo settore che consente finalmente a tutte le associazioni di volontariato di avere certezze sia giuridiche che economiche dando piena dignità istituzionale a un mondo, quello del volontariato, cui prima nessuno aveva mai riconosciuto esplicitamente il ruolo ricoperto nella nostra società”.

“Basta? No, ma abbiamo fatto tanto – aggiunge Toccafondi, che per il centrosinistra è candidato nel collegio della Camera di Firenze – e quindi siamo in grado non di vendere promesse ma fatti tangibili a dimostrazione che saremo in grado di continuare nel percorso tracciato fin dalla scuola. Anche qui il cambio di passo c’è stato ma non possiamo e non dobbiamo fermarci perché l’inclusione scolastica non è una concessione data da qualcuno dotato di buon cuore ma un diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione, che non a caso all’articolo 3 stabilisce che tutti hanno pari dignità sociale senza distinzione di condizioni personali e sociali”.

“Un principio – conclude Toccafondi - che va reso effettivo ogni giorno facendo cadere quelle barriere fisiche e mentali che ostacolano il processo di autoaffermazione autosufficiente di ogni persone al di là, appunto, della sua condizione”.

Fonte: Ufficio stampa



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