Stabilizzazioni 2018-2020, ok della Giunta. Meno precari nella Pa

Sono quarantuno, sulla carta, i possibili ‘stabilizzandi' tra il personale assunto a tempo determinato dalla Regione Toscana: ventisei funzionari e quindici assistenti, tra cui trentotto laureati, che hanno o hanno avuto un contratto a termine e che possono ora aspirare ad un'assunzione a tempo indeterminato. L'età media è 44 anni. La giunta regionale ha approvato questa settimana la proposta di legge, che ora passa all'esame del Consiglio.

La Regione ha recepito in questo modo il cosiddetto "decreto Madia" approvato dal governo l'anno scorso e che di stabilizzazioni parlava – ovvero il decreto legislativo 75/2017 – ma al netto delle limitazioni che sul turnover ancora si applicano alle Regioni e delle previsioni di bilancio. Le quarantuno possibili stabilizzazioni, da realizzarsi nel triennio 2018-2020, sono infatti l'esito da un lato del limite di due nuovi dipendenti ogni otto cessazioni o pensionamenti che la Regione può assumere (di cui soltanto la metà frutto di stabilizzazioni) e dall'altro dello spazio occupazionale straordinario che si può ricavare invece riducendo le risorse previste per le assunzioni a tempo determinato e già in bilancio.

"Già piccolo era il numero di chi in Regione aveva un lavoro a termine: adesso con questo provvedimento andremo sostanzialmente all'azzeramento del precariato" sottolineano il presidente della Toscana Enrico Rossi e l'assessore al personale Vittorio Bugli nell'incontro con i giornalisti in cui sono stati illustrati i principali provvedimenti dell'ultima seduta di giunta.

"Non è detto che tutti aderiscano e approfittino dell'opportunità. Non potremo neppure stabilizzare tutti il primo anno – chiarisce l'assessore - Ma l'obiettivo può dirsi centrato". "L'avevamo già fatto per la sanità, ora – conclude il presidente - è la volta degli uffici della Regione in senso stretto". Subito dopo toccherà ai centri per l'impiego, dove la quota di precari è molto maggiore.

I requisiti per poter accedere al contratto a tempo indeterminato sono semplici e chiari: essere in servizio con un contratto di lavoro a tempo determinato in Regione Toscana, anche per un solo giorno, dal 28 agosto 2015 in poi; aver espletato una procedura per esami e titoli, o solo titoli, sia a tempo determinato che indeterminato, anche presso un'altra amministrazione pubblica; aver maturato al 31 dicembre 2017 alle dipendenze della Regione Toscana o dell'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (ARTEA) almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni. In caso di contratti con inquadramenti diversi, la stabilizzazione avverrà nella categoria di maggiore anzianità a tempo determinato del candidato.

Dal processo è escluso il personale assunto a tempo determinato in servizio per assistenza ai gruppi politici del Consiglio e a supporto delle segreterie della Giunta. A tutela della massima trasparenza del processo, le stabilizzazioni avverranno tramite un bando. Per formare la graduatoria sarà tenuto conto dell'anzianità di servizio maturata, dell'eventuale idoneità in un concorso a tempo indeterminato (per la medesima categoria di assunzione) e della presenza di un contratto di lavoro a tempo determinato in essere alla data di pubblicazione dell'avviso pubblico.

Fonte: Giunta Regionale



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina