Fondi regionali per inclusione sociale Lgbt, l'attacco del Popolo della Famiglia


La Regione Toscana mentre da un lato taglia la spesa sanitaria, dall’altro finanzia le politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans gender e intersessuali.

In questo momento storico, sicuramente critico per il nostro Paese, si continua a tagliare sull'essenziale: sull'istruzione, sulla disabilità e quant'altro. E’ di pochi giorni fa infatti la notizia secondo cui la Regione Toscana ha creduto, a suo dire per mantenere il pareggio di bilancio della sanità, di procedere a cospicui tagli alla spesa farmaceutica ed al personale ospedaliero per circa 45 milioni di Euro, e questo nonostante non passi giorno senza che si registrino casi di pazienti costretti ad attendere diversi mesi, se non addirittura oltre un anno, per poter eseguire esami diagnostici importanti.

Dall’altro lato, la stessa Regione Toscana, ed è notizia di pochi giorni fa, mette a disposizione degli enti locali fondi per le «politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans gender e intersessuali» la cifra di 80.000 Euro.

D’altronde, che il governo della Regione Toscana guidato dal centrosinistra fosse incline a tali politiche non era la prima volta, visto che in passato aveva promosso e patrocinato il Gay Pride ed il consultorio TRANSgenere di Torre del Lago a Viareggio.

Il Popolo della Famiglia Toscana ritiene invece che di fronte a tutti i problemi che affliggono la nostra regione come la disoccupazione specialmente quella giovanile, la difficoltà economica di molte famiglie con figli, la sanità con lunghe liste di attesa, la carenza delle infrastrutture e dei trasporti pubblici, questo finanziamento rappresenti un ingiustificabile spreco di denaro pubblico, anche perché quando di parla di politiche di inclusione sociale, si ricorda, come i criteri di pari opportunità debbano rispondere ai termini all'articolo 3 della nostra Costituzione.

Ci auguriamo che l’anno prossimo queste scelte ideologiche verranno valutate come meritano, dai cittadini della Toscana chiamati alle elezioni per il rinnovo della giunta regionale.

Fonte: PdF Firenze



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