'Scuola Paritaria, Scuola di Libertà', convegno Fism a Firenze

“Quanto vale la parità? Circa 190 milioni di euro di risparmi, solo per la Toscana, e la libertà di scegliere il percorso educativo per i propri figli”. Leonardo Alessi, presidente della Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) della Toscana, spiega con una battuta l’importanza che riveste il mondo delle scuole paritarie nel sistema di educazione/istruzione integrata del nostro Paese, dove uno studente costa in media 6.800 euro nelle scuole statali e circa 500 in quelle paritarie (Fonte Miur).

“I due aspetti si intrecciano – ammette Alessi -, ma è chiaro che l’aspetto ideale del pluralismo educativo e dei valori debba prevalere su una mera valutazione economica, sarebbe triste se le scelte pubbliche fossero guidate solo dalla volontà di risparmiare. L’elemento centrale è la responsabilità educativa dei genitori e la libertà che deve essere loro assicurata di poter scegliere la scuola dei loro figli, senza subire condizionamenti di sorta”.

Un tema che sarà al centro del Convegno annuale organizzato dalla Fism Toscana, “Scuola Paritaria, Scuola di Libertà”(sabato 19 maggio dalle ore 9 all’Auditorium del Palazzo dei Congressi di Firenze), a cui prenderanno parte il Governatore della Toscana, Enrico Rossi, l’Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, Domenico Petruzzo, il Presidente della Fism regionale, Leonardo Alessi, e il Presidente Agesc nazionale, Giancarlo Frare. La seconda parte della mattina, dopo il coffee break delle 11, sarà invece dedicata alle testimonianze, con gli interventi di Franco Nembrini, insegnante e saggista, oltre che fondatore della scuola “La Traccia”, e Mariella Carlotti, scrittrice e preside della scuola “Conservatorio San Niccolò” di Prato.

“Oggi - prosegue il presidente di Fism Toscana -, chi opta per una scuola paritaria, deve per pagare due volte per garantirsi una libertà di scelta che dovrebbe essere tutelata: prima con le tasse, come tutti i cittadini, e poicon  la retta all’istituto frequentato dai figli. Un’ingiustizia palese. Adesso, con i fondi attribuiti alla nostra regione per lo sviluppo del sistema integrato“zerosei” dal D.lgs 65/2017, possiamo fare un’ulteriore passo avanti per garantire un servizio migliore e più giusto, a patto che gli Enti locali si rendano conto che queste sono risorse aggiuntive e non sostitutive di quelle già erogate e da utilizzare per il contenimento delle rette della famiglie. Abbiamo un dialogo aperto con l’amministrazione regionale e molte amministrazioni comunali e ne parleremo anche al nostro convegno, dove ci presenteremo con idee e proposte per gli enti locali, per garantire più equità e un servizio sempre migliore per i cittadini”.

In Toscana il sistema delle scuole paritarie conta 489 istituti, con circa 30 mila studenti iscritti, di cui più di 15.650 alunni delle scuole dell’infanzia. A questi si aggiunge anche una presenza essenziale nel segmento 3-36 mesi, gli asili nido, dove il privato sociale offre circa 12.370 posti, sui 28 mila complessivi del sistema integrato della nostra regione.

Fonte: Ufficio stampa



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