Oltre 10mila presenze al Salone dell'Arte e del Restauro

La VI edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze si conclude con numeri importanti: la tre giorni ha registrato oltre 10mila presenze in visita al Palazzo dei Congressi che ha ospitato 100 espositori di aziende provenienti da diversi settori produttivi e dalle principali aree merceologiche di riferimento (Area Restauro e Conservazione, Area Formazione, Area Istituzionale, Area Servizi ai Musei, Area Nuove Tecnologie e Consulenze per la Fruizione dei Beni Culturali, Area Retail, Gadget & Bookshop, Area Turismo dei Beni Culturali, Area Ambiente e Beni Culturali).

"Siamo molto soddisfatti di questa edizione - ha dichiarato Elena Amodei, direttrice del Salone dell’Arte e del Restauro -, sia dal punto di vista dell’organizzazione con oltre 80 convegni culturali realizzati, l’assegnazione di tre premi (Concorso fotografico “I paesaggi di Leonardo”, Premio Friends of Florence Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, Premio Museo Esemplare), ma soprattutto per gli espositori nazionali e internazionali che hanno avuto modo di confrontarsi con gli esperti operatori del settore del restauro e dei beni culturali, realizzando delle nuove partnership e progetti internazionali futuri".

“Il Salone ha confermato tutte le straordinarie potenzialità del restauro a Firenze - ha affermato Marco Ciatti, Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure -, valorizzando il sistema fiorentino che è fatto di ditte private, di aziende che lavorano nel campo dei beni culturali, di istituti di ricerca scientifici, del CNR e dell’Università, e di un grande Istituto come l’Opificio che ho l’onore di dirigere e che fa un po’ da regista di molti di questi eventi, sia lavorando nella formazione di  quelli che poi costituiranno le ditte, sia interfacciandosi con il mondo della ricerca, traducendo le cose più  innovative e tecnologiche in nuove operatività concrete e pratiche del restauro che noi disseminiamo e divulghiamo con le nostre iniziative di pubblicazioni e di convegni. È un sistema in cui ognuno svolge il suo ruolo, ma la costante collaborazione tra questi vari livelli fa di Firenze una capitale internazionale del restauro e il salone lo mostra in maniera chiarissima”.

Tra i protagonisti di questa edizione anche il MIBACT, con la presenza di tutte le soprintendenze del territorio insieme ai musei nazionali e regionali, oltre rappresentanti del Ministero che hanno preso parte alla manifestazione per seguire i convegni accreditati e interagire con gli operatori del settore ed espositori; l’Opera di Santa Maria del Fiore, che attraverso il proprio corner espositivo ed il convegno di giovedì 17 maggio ha potuto illustrare e raccontare i restauri realizzati, quelli in corso e l’utilizzo della tecnologia come aiuto nella manutenzione e conservazione dei monumenti.

L’International Conference Florence Heri-Tech ha visto la presenza di più di 100 delegati nelle sessioni plenarie provenienti da tutto il mondo; si sono svolte 36 sessioni parallele distribuite in tre sale, con relazioni riguardanti interventi di ricerca sulla diagnostica e il monitoraggio, l’ingegneria, i materiali, le nuove tecnologie applicate ai beni culturali. Sono stati presentati durante il convegno più di 120, che saranno pubblicati da IOP Publishing – UK e inseriti nel Journal IOP Conference Series: Materials Science and Engineering con l’indicizzazione sui principali motori di ricerca come ISI Web of Science, Scopus, Ei Compendex. Ricercatori, studenti, professori hanno animato il dibattito sul futuro del nostro patrimonio culturale e sui mezzi innovativi per preservarlo.

Per l’Anno Leonardiano, dedicato al 500° dalla morte di Leonardo da Vinci, è stata realizzata l’iniziativa “VERSO L’ANNO DI LEONARDO” con convegni, mostre e incontri con i maggiori esperti leonardisti di livello mondiale., che ha visto tra i soggetti coinvolti l’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze che ha dedicato all’artista-genio la giornata di studi “Storia, tecnica e scienza per il restauro dell’Adorazione di Leonardo da Vinci”.

Fonte: Ufficio Stampa



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