Lacrime amare nel Tuttocuoio: Zini terzo tragico lutto

San Miniato e Prato stanno vivendo un dramma. L'omicidio-suicidio di sabato 26 maggio rimarrà una ferita aperta per moltissimo tempo. Mentre si cerca di capire cosa abbia spinto Federico Zini a uccidere la ex compagna Elisa Amato e a suicidarsi, c'è una parte di San Miniato che spera di uscire da un incubo. Si tratta del Tuttocuoio, società calcistica di Serie D con sede a Ponte a Egola.

La stagione 2017-18, in cui la società ha ottenuto una difficile salvezza sul campo e a livello economico sembra aver sanato ogni questione, è stata spesso al centro delle cronache per fatti extracalcistici. La vicenda Zini è la terza in ordine cronologico dopo quelle riguardanti Lorenzo Burgalassi e Yuri De Rosa.

Lorenzo Burgalassi fu il primo. Lo scorso settembre il giovane, originario di Crespina Lorenzana, morì dopo una malattia improvvisa. Aveva 18 anni e militava nelle giovanili. La sua scomparsa fu un colpo al cuore per i pontaegolesi. Poche settimane fa si è tenuto il primo Memorial Burgalassi e ha avuto un discreto successo.

Yuri De Rosa, fiorentino, è stato un altro nome noto del Tuttocuoio a spegnersi troppo presto. Ex calciatore dei neroverdi, è stato tra i giocatori che portarono Ponte a Egola in Lega Pro negli anni più belli della storia della società. A 35 anni se ne è andato per un male incurabile, i tifosi lo hanno omaggiato spesso con cori e striscioni nelle partite casalinghe.

Dopo Burgalassi e De Rosa un altro caso tragico ha scosso la stagione del Tuttocuoio, anche se la vicenda Zini è molto differente rispetto alle altre due. Rimane il fatto che per Ponte a Egola l'annata 2017-18 non è da ricordare.



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