No al Comune delle Crete Senesi, Mazzini: "Il nome da solo è danno d'immagine"


«Il nome “Crete senesi” rappresenta a pieno la totale miopia di un processo di fusione concepito male e senza un adeguato percorso di riflessione. Sia con i cittadini che con le istituzioni». È con queste parole che il presidente del Comitato per il No alla fusione di Rapolano Terme e Asciano, Doriano Mazzini, commenta la preoccupazione di soggetti istituzionali e associazioni del territorio in merito all’accorpamento dei due comuni. «Una preoccupazione che abbiamo appreso dalla stampa e che condividiamo a pieno – commenta ancora Mazzini -. Il Comitato del No, così come il Comune di Rapolano Terme, sono stati tra i primi a denunciare che con il nome “Crete senesi” si provoca solo un danno d’immagine, oltre che una perdita d’identità, per le due comunità. Un danno che, come fanno notare anche gli amministratori del circondario, si estenderebbe a macchia d’olio ai territori circostanti. Si tratta pertanto di una grave forzatura. La proposta di legge di fusione, nella sua pochezza e irreversibilità, ha già provocato frizioni, lacerazioni, dissesti sociali e istituzionali. L’esatto opposto di ciò che dovrebbe fare un’operazione di fusione. Anche per queste ragioni – conclude Mazzini –, il no al referendum significa investire per il futuro delle nostre comunità».



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