Ospedale Santa Maria Annunziata, successo della serata Rotary per il Progetto Ecografia Bedside

Nella suggestiva location dell'Oratorio di Santa Caterina delle Ruote, in via del Carota 31, a Bagno a Ripoli si è tenuta la serata dedicata al service in favore del progetto “Ecografia Bedside” per l'Ospedale Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri.

Protagonista il gruppo vocale “Le Tems Revient” che ha tenuto un emozionante concerto di musica vocale sacra dal XV al XVII secolo proprio all'interno dell'Oratorio di Santa Caterina delle Ruote, dove meravigliosi affreschi ne adornano le pareti e le volte.

Molti i soci intervenuti e numerosa la partecipazione anche di altri Rotary fiorentini per questo service importante del neo costituito Rotary Club Bagno a Ripoli, tra cui il segretario di Osma Onlus (la Onlus dell'Ospedale S.M. Annunziata) dottor Stefano Tatini che ha voluto ringraziare il club e il suo presidente Giacomo Rasile per il service in favore del progetto “Ecografia Bedside”.

Presente per il territorio di Bagno a Ripoli la vice sindaco del comune di Bagno a Ripoli, Ilaria Belli, il presidente della Croce Rossa Italiana Bagno a Ripoli dottor Francesco Pasquinucci, e Leonardo Pasquinelli sempre della CRI di Bagno a Ripoli.

Il progetto Ecografia Bedside serve a raccogliere fondi per l'acquisto di uno o più ecografi speciali, leggeri, trasportabili a mano, grandi come una valigetta, che permettono l'esecuzione di una ecografia direttamente al letto del paziente.

Uno strumento molto importante per l'ospedale Santa Maria Annunziata grazie al quale, con adeguata formazione del personale, si possono eseguire più rapide, non invasive e più accurate diagnosi e frequenti follow-up dei pazienti senza la necessità di farli spostare dal letto.

L'utilizzo dell'ecografia Bedside è complementare all'esame obiettivo e fornisce ulteriori informazioni anatomiche, funzionali e fisiologiche utili per la diagnosi, inoltre permette la riduzione del rischio e del tempo di terapia e di degenza del paziente con relativa diminuzione anche delle procedure che in gergo vengono definite “cieche” con pericolo anche di complicazioni. In sostanza si tratta di promuovere un nuovo approccio per l'ecografia che va a completare l'esame clinico rendendo la diagnosi più veloce, le cure più appropriate e ridurre quindi il tempo di degenza con aumento della soddisfazione dei pazienti.

Fonte: Ufficio stampa



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