Furto in un bar a Livorno, Confcommercio: "Si investa sulle città"

Dalla prima ricostruzione delle  Forze dell'Ordine almeno due persone hanno scalato il muro, hanno rotto l'infisso e sono entrati dal mezzanino per rubare 200 euro e uscire dal piano di sotto.
L'ennesimo furto ai danni dell'imprenditoria livornese si consuma in pieno centro, al conosciutissimo Bar Sole di Livorno.
La titolare: “E' una città abbandonata, ed è inevitabile che prima o poi accadesse anche a noi. Se un ladro riesce a scalare indisturbato il muro più esposto della città, resta poco altro da commentare”.
Confcommercio invece parla, in particolare per stare vicino agli imprenditori che si sentono accerchiati dalla micro criminlità. Secondo il direttore provinciale Federico Pieragnoli i piccoli malviventi hanno individuato nelle imprese del commercio, del turismo e dei servizi un bancomat accessibile e privo di difese.

“I commercianti sanno che possono contare sulle forze dell'ordine, ma oltre alla repressione e al controllo serve un investimento sulle nostre città e sulle nostre periferie, sulle aree degradate e i luoghi pubblici che dovrebbero essere deputati all'incontro di giovani, famiglie, anziani, oltre che all'iniziativa economica. Se le nostre imprese vivono continuamente sotto minaccia di furti, rapine e spaccate, anche gli scippi, lo spaccio e i furti nelle case contribuiscono a rendere invivibili i nostri quartieri, con gravi conseguenze sociali che toccano direttamente le nostre imprese: le famiglie se ne vanno e lo stato di degrado avanza. Dobbiamo reagire per ricreare fiducia nelle persone affinché possano riappropriarsi dei propri spazi.

In questa settimana due nostre associate hanno subito un furto (furto al Bar Sole e una rapina a Piombino). Il giorno seguente le potete trovare entrambe già al lavoro. Prendiamo esempio dal coraggio e dalla forza di queste imprenditrici per non arrenderci di fronte alla insicurezza, e continuare a lavorare per una riqualificazione urbana che coinvolga imprenditori e istituzioni, cittadini e commercianti, e arrivi nel breve periodo a un piano condiviso e realizzabile del commercio e della città”.

Fonte: Confcommercio - Ufficio Stampa



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