Mare, il confronto sulla balneazione tra Goletta Verde e Arpat

Il responsabile del settore Mare di ARPAT, Gioia Benedettini ha partecipato alla Conferenza stampa di presentazione dei dati toscani di Goletta Verde 2018.

L'intervento è stato l'occasione per ricordare le attività di ARPAT relativamente alle acque di balneazione in Toscana e le modalità con cui i cittadini possono consultare i dati dei controlli e dei superamenti che implicano una non idoneità alla balneazione, attraverso il Web, la APP e i Social media.

Temi che sono stati recentemente trattati anche nel  workshop tenutosi a Livorno su "Il Sistema Toscano per il controllo e la salvaguardia delle acque di balneazione e dell'ambiente marino" promosso da ARPAT, con la collaborazione della Regione Toscana, in occasione dell’avvio della nuova stagione balneare. (vedi anche video)

Gioia Benedettini (vedi la presentazione) ha ricordato come ARPAT svolge il monitoraggio ufficiale della qualità di oltre 260 aree di balneazione su tutta la costa della Toscana,così come quello di tutte le altre acque (fiumi, laghi, marino-costiere, sotterranee). Fra l'altro, ha evidenziato come dal 2015 le agenzie ambientali, con l'applicazione della Marine Strategy europea, hanno esteso le attività di monitoraggio del mare fino a 22 km dalla costa, comprendendo anche il rilevamento dei rifiuti spiaggiati (nel 50% dei casi plastiche), e delle microplastiche (vedi anche video).

La responsabile del Settore Mare dell'Agenzia ha anche illustrato  i dati sulla qualità delle aree di balneazione 2017 (vedi rapporto), da cui risulta che oltre il 96% dei chilometri di costa balneabile in Toscana ha raggiunto il livello di qualità "eccellente" (sulla base dei risultati del monitoraggio 2014-2017).

Benedettini, infine, ha sottolineato il ruolo positivo, complementare con le attività dell'Agenzia, svolto dalla campagna di Goletta verde, che è finalizzata a denunciare i problemi derivanti dalla presenza di scarichi fognari non depurati, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni su questi temi.

La classificazione risente dell’evoluzione dello stato delle acque al variare del carico antropico e dei fattori climatici durante 4 anni e tiene conto dei soli prelievi programmati (mediamente 24 campioni per ciascuna area), ma vi sono variazioni molto rapide, soprattutto in prossimità delle foci fluviali ed in concomitanza con eventi atmosferici (piogge, temporali, ecc.), che possono dare luogo a situazioni di temporanea inidoneità alla balneazione, anche in aree classificate eccellenti.

Inoltre, lungo le coste Toscane esistono diversi tratti sottoposti a divieto permanente di balneazione:

  • 10 zone vietate per motivi igienico sanitari:  si tratta di foci di corsi d’acqua che veicolano scarichi non del tutto depurati; tali zone sono controllate con le stesse modalità delle aree di balneazione per verificare il risanamento che le amministrazioni locali devono attuare. Peraltro anche in queste aree ARPAT effettua  campionamenti mensili delle acque pubblicandone i risultati;
  • 42 zone di divieto per la sicurezza della navigazione (porti, porticcioli e approdi) per complessivi 113 km di costa e 5 per altri motivi (la zona militare dell’Accademia Navale di Livorno, il penitenziario dell’Isola di Gorgona e le riserve marine di Pianosa e Montecristo, la Foce del Fiume Ombrone), dove non viene effettuato alcun tipo di controllo ai fini della balneazione.

Bagnarsi nelle zone soggette a divieto per qualunque motivo, oltre che proibito, è vivamente sconsigliato per motivi igienici, poiché non è infrequente (ad esempio nelle aree portuali) che le acque non abbiano i requisiti minimi di balneabilità, poiché gli scarichi fognari vengono spesso convogliati in tali zone.

 

I punti critici individuati da Goletta verde sulla costa toscana

dati Goletta verde

Nella tabella sopra i dati presentati da Goletta Verde 2018

 

In relazione ai dati diffusi da Goletta Verde, dai quali emergono alcuni punti critici lungo la costa toscana, si rileva che si tratta di tutti punti noti, in quanto si trovano in corrispondenza di divieti permanenti per ragioni di tutela igienico sanitaria, di aree portuali, interessate anche da problemi igienico-sanitari, e, infine, di situazioni, alla foce di vari corsi d'acqua, che presentano criticità  in presenza di piogge. Quest'ultima caratteristica risulta evidente in quei casi dove sono stati effettuati i campionamenti da parte dell'Agenzia (secondo il calendario stabilitpo ad inizio stagione balneare) senza rilevare superamenti dei limiti di legge, mentre i campionamenti a distanza di un paio di giorni effettuati da parte di Legambiente - in giornate di pioggia - hanno rilevato elevati valori di coliformi fecali.

Nella seguente tabella sono riportate le informazioni disponibili rispetto alle aree critiche segnalate da Goletta Verde (cliccando sul nome del luogo si apre la pagina del sito Web Arpat specifica, con i dati del monitoraggio se non si tratta di divieti per aree portuali):

Carrara Foce Torrente Carrione Si tratta di un'area portuale di divieto permanente  di balneazione
Massa Foce Torrente Lavello Si tratta di un'area portuale di divieto permanente  di balneazione
Massa Foce del fiume Brugiano Si tratta di un'area di divieto permanente  di balneazione per motivi igienico-sanitari
Pietrasanta Foce Fosso Motrone I prelievi di Legambiente sono stati effettuati in un giorno di pioggia
Viareggio Foce Fosso dell'Abate I prelievi di Legambiente sono stati effettuati in un giorno di pioggia
Pisa Foce Canale dei Navicelli in Canale scolmatore Si tratta di un'area portuale di divieto permanente  di balneazione
Bibbona Spiaggia fronte fosso Camilla Si tratta di un fosso interrato.
I prelievi di Legambiente sono stati effettuati in un giorno di pioggia
Piombino Foce/scarico presso via Salivoli Si tratta di un'area portuale di divieto permanente  di balneazione
Follonica Foce del fiume Gora Si tratta di un'area di divieto permanente  di balneazione per motivi igienico-sanitari
Orbetello spiaggia prossimità sversamento Località Neghelli (GR) si tratta della Laguna di Orbetello, dove non è permessa la balneazione
Capoliveri - Porto Azzurro Foce del Fosso di Mola/ Fossone centrale Si tratta di un'area portuale di divieto permanente  di balneazione
Portoferraio Mare fronte Fosso della Madonnina Località Punta della Rena (LI) Si tratta di un'area portuale di divieto permanente  di balneazione
Marciana Marina Spiaggia presso moletto del Pesce Si tratta di un'area portuale di divieto permanente  di balneazione

 

Fonte: Arpat



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