Torna Chiave di Vino a Greve con un 'eno-concerto' dedicato al Chianti

Chiave di Vino, l'originale circuito di eventi dedicato al turismo enoculturale in Toscana che racconta, tappa dopo tappa, la storia del nostro Territorio conosciuto in tutto il mondo quale patrimonio materiale e immateriale di tradizione e storia formidabile, torna per il terzo anno consecutivo a Greve.L’appuntamento è fissato per giovedì 5 luglio alle ore 21,00 presso la terrazza panoramica del Convento di San Francesco, sede da settembre 2002 del Museo di Arte Sacra di Greve in Chianti.

Affacciati sul più classico e amato panorama toscano -dove la vocazione enologica ne ha forgiato la storia e ne forgerà il futuro- è questa un’originale occasione per gustare e degustare sapori e saperi del Chianti, un territorio, che fin dai secoli più remoti, ha saputo coltivare le sue preziose risorse paesaggistiche e naturali, ha saputo custodire la tradizione con lungimiranza e capacità innovativa, diventando, ora come allora, punto di incontro di artisti e artigiani che da tutto il mondo arrivano e si fermano perché luogo di ispirazione e formazione.

A introdurre la serata sarà Demetria Verduci -Director di La Macina di San Cresci, residenza per artisti proprio a due passi da Montefioralle e Greve in Chianti – che parlerà di SLOW ROAD, un progetto-pilota per un percorso artistico integrato su un territorio campione del Comune di Greve in Chianti. “Un format – spiega Verduci - che si pone come obiettivo valorizzare il territorio mediante interventi di arte contemporanea, formare e avvicinare i giovani al mondo del lavoro, potenziare le attività produttive locali e incrementare la fruibilità dei percorsi. Una sfida, conclude Verduci “in quanto mette insieme più soggetti, apparentemente distanti tra loro, ma nello stesso ecosistema territoriale.”

“Un felice binomio quello tra Chiave di Vino e Slow Road – commenta Patrizia Parretti di Chiave di Vino– “due percorsi ideali che si intrecciano e che vivono dello stesso obiettivo: quello di dare visibilità al nostro fantastico territorio, ricco di tutte quelle eccellenze che un turista può sperare di poter vivere come esperienza unica e irripetibile e farne un patrimonio da valorizzare in tutte le sue potenzialità”

Sarà Alfredo Correani, artista pittore e scultore che ama vivere nel cuore del Chianti, da lui considerato la sua principale fonte di ispirazione, a spiegare alcune delle sue realizzazioni, così intensamente legate alla cultura di questo territorio.

La serata continuerà con un programma musicale variegato e curioso, pensato per descrivere il Chianti come non è mai stato raccontato. La musica sarà affidata a Simone Brusoni e Antonio Zappavigna, due giovani musicisti del Conservatorio Cherubini di Firenze. Giovani ma già affermati nelle loro capacità interpretative ed esecutive, si esibiranno con i loro strumenti di grande suggestione emotiva: il sassofono – dotato di una voce potente e di grande proiezione di suono- e la fisarmonica, fortemente legata alla tradizione popolare e al mondo del vino, suonata tra i filari delle vigne per nutrire le uve con l’armonia naturale delle note. Alle note classiche di Offenbach, Chopin e Bach il compito di parlare di un Chianti da sempre territorio ricco di tradizione e classicità; alle note intime e commoventi di Morricone quello di ricordare il profondo senso di identità e di appartenenza ad una cultura fatta di uomini e di natura. Mentre, la delicata melodia della celeberrima “Somewhere over the rainbow” aprirà agli orizzonti sconfinati di una terra che saprà essere sempre passato, presente, ma soprattutto futuro.

Il cerchio magico si chiuderà con una degustazione di eccellenze gastronomiche proposte dalla rinomata Macelleria Falorni. Una preziosità del territorio che, con la sua generosa presenza, ha senza dubbio arricchito di significato culturale questo evento dedicato al Chianti.

La serata si concluderà con una visita riservata al Museo dove sarà possibile apprezzare, oltre ad alcune opere locali, una ricca documentazione sull’arte sacra del Chianti e sulle principali opere contenute nelle chiese e nelle pievi del territorio, costituenti nel loro insieme il cosiddetto “museo diffuso”.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Greve –che ha reso Chiave di Vino un evento inserito a pieno titolo nella sua offerta turistica- e con il Conservatorio L. Cherubini –che ha accettato di far suonare il Vino ai suoi studenti nella convinzione di dare loro una nuova e interessante occasione di visibilità e di esperienza.

Chiave di Vino, ascoltare il vino degustando la musica

Greve, Museo San Francesco, giovedì 5 luglio ore 21,00

J.OFFENBACH dalla «Perichole»

F. CHOPIN «Valzer di Primavera»

Y.TIERSEN «Il favoloso mondo di Amelie»

J.S. BACH dalla «Suite n°2»

E. MORRICONE «Nuovo cinema Paradiso»

E. MORRICONE «Gabriel’s Oboe»

H. ARLEN «Somewhere over the Rainbow»

Sassofono : Simone BRUSONI

Fisarmonica : Antonio ZAPPAVIGNA

Fonte: Ufficio Stampa



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