Condotte verso il commissariamento, SI: "Passo indietro su TAV e Ospedale di Pisa"

"I fondi di investimento esteri non rileveranno Condotte e pare in arrivo il commissariamento pubblico. Meglio così, adesso facciamo prevalere le ragioni dell’economia reale su quelle della finanza". Lo affermano i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti.

"In Toscana - ricordano Fattori e Sarti - Condotte ha in mano i lavori per il sottoattraversamento Tav di Firenze e il nuovo ospedale di Pisa, ossia due partite di enorme rilevanza per le casse pubbliche, per le nostre infrastrutture e per centinaia di lavoratori. Sull’ospedale pisano c’è ancora tempo per tornare indietro. E’ innammissibile che l’appalto da quasi mezzo miliardo di euro per il nuovo ospedale sia stato affidato a Condotte, a febbraio scorso, quando era già ampiamente noto che l’impresa non aveva risorse per andare avanti. Ma Regione, Comune e Asl hanno fatto finta di nulla, senza neppure curarsi dell’arresto del presidente della società, Duccio Astaldi. Il presidente Rossi prenda finalmente atto che è stata una scelta sbagliata e faccia rivedere l’assegnazione della gara”.

"Più problematica, anzi drammatica - proseguono i consiglieri - è la situazione dell’inutile e costosissimo sottoattraversamento Tav a Firenze. Per il momento abbiamo un cratere vuoto in mezzo alla città, costato circa un miliardo di euro, e lavoratori che non vedono lo stipendio da tre mesi. E non si racconti che la situazione di Condotte è dovuta alla mancanza di liquidità da parte dello Stato, dato che di liquidità ne è stata versata sin troppa. I veri costi, insostenibili, sono dovuti alla follia di una progettazione che ha fatto lievitare costantemente le spese e i tempi di realizzazione dell’opera, facendo diventare quei cantieri una barzelletta a livello europeo”.

“Cosa è necessario fare, a questo punto? Nell’immediato, augurarsi che Condotte richieda l’amministrazione straordinaria al Mise. Poi, come auspicato dai Sindaci, è necessario che a prendere in mano le redini della società sia persona con conoscenza ed esperienza nel settore delle costruzioni, non un semplice commissario liquidatore. Successivamente, ai dipendenti di Condotte sarà possibile attivare la cassa integrazione straordinaria. Nel medio periodo serve invece una riflessione sugli errori che sono stati commessi in questi 25 anni rispetto all’inutile e pericoloso sottoattraversamento Tav di Firenze e, in tempi più recenti, rispetto all’ospedale di Pisa. Bisogna riflettere sul fatto che i segnali che facevano presagire dove si sarebbe sfracellata Condotte, e quindi Nodavia, erano evidenti ed erano stati colti da sindacati, lavoratori, comitati, stampa, semplici osservatori, insomma da tutti tranne che da chi guida le istituzioni regionali e locali. Questa esperienza serva di lezione per il futuro. Occorre oculatezza, rigore, prudenza e seria progettualità nell’assegnazione delle opere pubbliche. altrimenti -concludono Fattori e Sarti- ci ritroveremo sempre a piangere sul latte versato”.

Fonte: Sì Toscana a Sinistra



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