Quando arte significa cittadinanza consapevole: a San Miniato nasce 'Officine Cavane'

(foto da Facebook)

Come si fa cittadinanza consapevole? Con l'arte, almeno a San Miniato. In questo caso con arte si intende teatro e i protagonisti sono Tra i Binari APS e Cooperativa Sociale La Pietra d’angolo. Da poche settimane è attivo 'Officine Cavane', il primo laboratorio di creazione artistica tra migranti e cittadinanza. Si trova al piano inferiore di un Centro di Accoglienza Straordinaria nelle campagne tra San Miniato e Fucecchio - vicino a via Cavane, appunto - e coinvolge attualmente sedici-diciassette persone, tra cui alcuni richiedenti asilo.

Il 16 settembre il progetto sarà inaugurato con un grande evento nel casolare di Cavane: sarà presentato il murales elaborato nei giorni precedenti e si terrà un evento conclusivo di un lavoro che è già in fase di preparazione e sarà attuato tra fine agosto e settembre. Si tratta di una parata per coinvolgere la cittadinanza, che girerà tra i vari paesi della Zona del Cuoio e aree limitrofe prima di 'arrivare' a Cavane. Per la prima volta, almeno per San Miniato, si vivrà l'esperienza di un laboratorio teatrale che mette a contatto con il mondo dell'immigrazione.

Francesco Mugnari è, tra le altre cose, regista e performer teatrale, nonché tra i fondatori di Teatri Tra i Binari. Ha il ruolo di direttore artistico di Officine Cavane e ha spiegato più nel dettaglio di cosa si occupa il laboratorio: "Lavoriamo per creare spazi più aperti e sfatare miti. In pratica vogliamo ricostruire un quotidiano che attualmente sta venendo meno a causa dei molti pregiudizi esistenti. Il teatro, così come le altre forme d'arte, è tra i pochi strumenti rimasti ai cittadini per incontrarsi, condividere e progettare nuove strutture di società possibili. La dimensione in cui lavoriamo è sia artistica sia sociale".

Nonostante la parata sia l'evento più atteso, per Mugnari e Officine Cavane il lavoro è quotidiano e costante, oltre a essere ovviamente proiettato nel futuro: "Stiamo sviluppando un laboratorio di foto social, per cercare di raccontare sui social media quello che facciamo giorno per giorno. Inoltre è un nostro obiettivo quello di avere a che fare con le scuole e i servizi a partire da settembre".

Come detto, tutto nasce grazie a Tra i Binari e La Pietra d'Angolo, ma ha un ruolo importante l'Associazione La Stazione. Quest'ultima, infatti, partecipa al progetto con un EVS finanziato da Erasmus+. Con EVS si intende European Voluntary Service, ovverosia un'esperienza di formazione che permette ad un giovane tra i 17 e i 30 anni di svolgere un periodo di volontariato al di fuori del proprio paese di provenienza.

Gianmarco Lotti



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