Positivo e necessario il fronte comune per la gestione delle popolazioni di lupo. «E’ senza dubbio un’iniziativa che condividiamo quella intrapresa dall’assessore regionale all’agricoltura Remaschi, insieme ai colleghi di Trento e Bolzano per affrontare una problematica che sta mettendo a rischio la sopravvivenza ed il futuro di centinaia di allevatori, di cui molti giovani imprenditori. L’obiettivo è di dare risposte concrete agli agricoltori che mantengono un presidio economico, sociale ed ambientale in aree montane ed a forte disagio e svantaggio va non solo apprezzato ma sostenuto con determinazione da istituzioni, forze politiche, economiche e sociali».
A sottolinearlo è Giordano Pascucci, direttore di Cia Toscana, che commenta l’accordo tra Regione Toscana e le Province di Trento e di Bolzano per sollecitare i ministri italiani all'agricoltura e all'ambiente e la Commissione Agricoltura dell'UE affinché concedano ai territori dove la presenza del lupo sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle attività agricole di montagna la facoltà di gestire in autonomia tale presenza, prevedendo la possibilità di prelievi selettivi.
«Come Cia Toscana - aggiunge Pascucci – siamo da sempre al fianco degli allevatori che operano in condizioni sempre più difficili e precarie, per affermare e tutelare i loro diritti, per salvaguardare le loro attività e reddito»
Fonte: Cia Toscana Ufficio Stampa
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