Ricostruire il Pd con Fabiani, dal circondario la lista 'giovane' per il vero cambiamento

"C'è da ricostruire un partito, c'è da ricostruire una comunità". Con queste parole Laura Rimi, consigliere comunale a Castelfiorentino, annuncia il supporto alla candidatura di Valerio Fabiani, 34enne dalla Val di Cornia, a segretario regionale Pd. Assieme a lei una squadra di amministratori e giovani da tutto il circondario per 'ricostruire il partito' con una 'candidatura di rottura'. A parte il paradosso a parole, la squadra pare motivata anche se parte da un gap forte come il sostanziale anonimato di Fabiani nelle aree al di fuori del Livornese, dove ha lavorato nella sezione giovanile.

In vista dell'incontro di martedì al circolo Arci di Avane, dove sarà presente anche l'ex ministro Cesare Damiano e quasi certamente Fabiani stesso, i candidati alla segreteria regionale dall'Empolese Valdelsa si sono presentati nella sede Pd di Empoli. Fabiani sarà presente anche al mercato di Empoli del giovedì, con la possibilità di fronteggiare gazebo degli avversari, Lega in testa.

"Siamo orgogliosi del fatto di avere avuto in tutti i 40 congressi almeno un nostro rappresentante per esporre la mozione, abbiamo vinto a Montaione e in 7 congressi, inoltre il 32% a livello regionale è di buon auspicio - spiega ancora Rimi -. La nostra lista è fatta da giovani e 'giovani dentro' dotati di passione politica, che credono che la proposta del Pd debba essere ancora all'interno del centrosinistra".

Passiamo ai punti critici della corsa verso le primarie aperte di domenica 14 ottobre. "Questo è un congresso non all'altezza della situazione. Anche nei congressi la partecipazione è stata molto bassa e dopo le elezioni di giugno il Pd ha tralasciato una grossa fetta di elettorato, non pensando neppure alla rabbia che cresceva".

In un periodo in cui il rosso della Toscana appare sbiadito, "mai come ora il Pd appare contendibile", spiegano i candidati. Contro l'europarlamentare Simona Bonafè "la rottura può essere rappresentata solo da Valerio". La competizione viene vista già come un fattore positivo: "Non serve maggioranza e minoranza all'interno del partito, un partito che ammette la pluralità è necessario per affrontare la complessità della realtà".

La critica alla gestione del partito in Toscana, ai tempi di Dario Parrini segretario, è evidente anche se "noi abbiamo fatto campagna elettorale per Dario alle ultime elezioni", spiegano. E in segreteria "eravamo pochi negli ultimi due anni anche in periodo di competizione elettorale", afferma Rimi, che era presente nell'assise. Lo scetticismo verso la 'continuità' di Bonafè, ai tempi nel 'triumvirato' sotto l'ala di Renzi assieme a Maria Elena Boschi e a Sara Biagiotti, prosegue anche nella concordanza nei ruoli di eurodeputata e possibile segretario: "Non crediamo al fatto che possa rinunciare a un secondo mandato a Bruxelles, è un'esperienza più vantaggiosa".

In vista delle elezioni amministrative del 2019, con tre ultime roccaforti da difendere (Firenze, Prato e la contendibile Livorno, rossa da sempre ma nelle mani dei 5 Stelle), la lista Fabiani prova il salto in avanti con gli strumenti interni del partito. Sicura di un contributo in un dialogo che spesso è venuto a mancare ai vertici.



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