Il Senatore Ferrara in visita al carcere San Giorgio di Lucca

Il senatore Ferrara

Oggi con i consiglieri regionali Gabriele Bianchi e Andrea Quartini e gli attivisti Enrico Santambrogio e Flora Prota, abbiamo visitato il carcere San Giorgio di Lucca.
Prima di iniziare la visita ci siamo intrattenuti con il Direttore Francesco Ruello e il Commissario Coordinatore Rosa Ciraci che ci ha descritto le varie problematiche del carcere. Una struttura del 1600 nata come convento.
Il Direttore, sollecitato dalle nostre domande, ci ha spiegato che circa il 60% dei detenuti è composto da immigrati. Questa percentuale è particolarmente alta, perchè molto di essi non hanno un domicilio e per loro non è possibile predisporre provvedimenti alternativi (come gli arresti domiciliari).

Nella nostra regione ci sono una miriade di stabili non usati che potrebbero essere predisposti come centri di rieducazione alternativa.
Abbiamo avuto modo di visitare ambienti della struttura dove soggiornano detenuti e abbiamo parlato a lungo con alcuni di loro, attraverso le sbarre. Abbiamo raccolto le loro sofferenze e le loro richieste che abbiamo girato al personale carcerario.

Ci hanno raccontato e descritto diverse problematiche, alcune anche drammatiche. Ho dialogato in inglese a lungo con un giovane nigeriano in cella d'isolamento che mi ha detto essere stato condannato per spaccio di marijuana.
Abbiamo altresì dialogato con il personale della polizia penitenziaria, anche in questo carcere sotto organico, e ci hanno spiegato ed elencato le varie difficoltà del loro lavoro, sicuramente non facile.
Ho registrato una diffidenza nei confronti della politica: mi è stato detto che "molti politici entrano nel carcere, fanno la passerella e poi vanno via...".

Dinanzi a tali affermazioni ho replicato che noi mercoledì in Senato, con il Decreto Sicurezza, abbiamo pragmaticamente aiutato tale categoria.
Infatti, è previsto un incremento di 196 milioni di euro, di cui 6 milioni già disponibili entro il 31 dicembre 2018.
In particolare, 4 milioni sono destinati a nuove uniformi e a vestiario in generale. È previsto anche un incremento del personale.
Il decreto prevede anche la creazione di un nucleo speciale per acquisire analisi e dati provenienti dagli ambienti penitenziari, che poi verranno inviati alla Procedura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Fonte: Ufficio stampa



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