Educare al riuso dei rifiuti elettrici ed elettronici, parte la campagna di comunicazione

L'importanza dell'educazione ambientale e il ruolo dei progetti comunitari per ridare nuova vita ai rifiuti elettrici ed elettronici sono stati i temi al centro dell'evento di lancio della campagna di comunicazione del progetto europeo Life Wee, che ha visto la partecipazione dell'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni, del direttore di Anci Toscana Simone Gheri e di Lucia Corti, responsabile per l'educazione ambientale dell'Ufficio scolastico regionale della Toscana.

L'assessore Fratoni ha sottolineato "l'importanza dell'educazione ambientale anche in termini di miglioramento dell'efficacia delle politiche e il ruolo non secondario che i progetti comunitari possono avere come opportunità per nuove e sempre più efficaci iniziative in questa direzione".

Nel corso dell'evento è stato fatto il punto sulla raccolta dei rifiuti, con un focus sui RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che vedono la regione in posizione virtuosa rispetto alla media nazionale. Un dato che si inserisce nel contesto dell'economia circolare, sulla quale - è stato detto - si è lavorato molto sia in termini di strumenti normativi sia, appunto, di iniziative di divulgazione ed educazione.

La recente collaborazione del settore Energia, inquinamenti e servizi pubblici locali, referente per il progetto Life Weee per la Regione Toscana, con l'Ufficio scolastico Regionale della Toscana, ha avuto in quest'occasione un interessante esordio grazie alla presenza di alunni e professori dell'ISIS Leonardo da Vinci e IIS Cellini, a cui era dedicato il primo laboratorio formativo previsto dalla campagna di comunicazione per le scuole. Questa sezione è stata sviluppata dall'associazione FabLab Firenze che ha condiviso le possibilità di riduzione dei RAEE, mediante semplici operazioni e riparazioni volte ad allungare la vita delle apparecchiature elettriche e elettroniche.

Come smaltisco lo smartphone? In Toscana lo sanno ancora in pochi

Lo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici è una questione ambientale aperta e di grande importanza, ma ancora la sensibilità dei cittadini toscani sull’argomento è piuttosto scarsa: meno di un quinto dimostra di conoscere effettivamente che cosa si intenda per RAEE, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e molti sbagliano a smaltire gli apparecchi (soprattutto smartphone), anche se hanno consapevolezza della loro pericolosità (livello 8 in una scala da 1 a 10). E’ quanto emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis per Anci Toscana, nell’ambito del progetto europeo Life WEEE che Anci Toscana porta avanti con Camera di Commercio di Firenze, Regione Toscana, Università degli Studi di Firenze, EcoCerved e Camera di Commercio di Siviglia. Obiettivo, sensibilizzare cittadini e aziende su smaltimento e valorizzazione dei RAEE.

I risultati della ricerca Demopolis sono stati presentati a Firenze durante il lancio della campagna di comunicazione del progetto LIFE WEEE, che ha visto la partecipazione dell'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni, del direttore di Anci Toscana Simone Gheri e di Lucia Corti, responsabile per l'educazione ambientale dell'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana. La ricerca ha verificato le modalità di dismissione da parte delle famiglie toscane negli ultimi 5 anni per differenti tipologie di apparecchi. Per l’eliminazione dei grandi elettrodomestici Lavatrici, frigoriferi, tv) l’uso del canale istituzionale, attraverso i Comune e le Isole ecologiche, è il comportamento maggiormente registrato. Mentre per eliminare telefoni e smartphone, solo 4 intervistati su 10 dichiarano un ricorso ai centri di raccolta; il 29% si tiene in casa gli apparecchi e 15% li elimina con plastica, metalli o nell’indifferenziato. Non è dunque un caso se il 76% dei toscani vorrebbe essere maggiormente informato sulle modalità di smaltimento dei RAEE.

La Regione Toscana in questo campo presenta oggi buone performance in termini di raccolta pro capite, con un dato superiore alla media nazionale. Ma esiste un’ampia possibilità di miglioramento, che passa proprio dalla crescita della consapevolezza dei cittadini cui punta il progetto di RAEE. “La situazione presenta grandi margini di miglioramento per la diffusione delle informazioni e delle possibilità per una gestione e uno smaltimento corretti” ha detto Simone Gheri. Mentre Rosa Schina, responsabile del progetto, ha evidenziato come solo il 56% dei toscani conosca l’obbligo dei venditori di prodotti elettrici ed elettronici di ritirare gratis le apparecchiature non più usate, a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente.

La Regione, con l'Ufficio Scolastico Regionale, nell'abito del progetto ha anche organizzato una serie di laboratori formativi nelle scuole, avviato con l'ISIS Leonardo da Vinci e IIS Cellini.



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