Nuovo regolamento urbanistico a Montecarlo, arriva l'ok dal Consiglio comunale

Approvato dal consiglio comunale (nella seduta di sabato 15 dicembre) l’avvio del procedimento che porterà, a breve, all’adozione del nuovo regolamento urbanistico (oggi Piano Operativo) del Comune di Montecarlo.

Alla deliberazione consiliare, preceduta dall’approfondita relazione tecnica  dell’Architetto Gilberto Bedini chiamato a stilare il nuovo regolamento, ha fatto seguito il voto favorevole della maggioranza consiliare ed il voto contrario dell’unico membro di opposizione presente.

Dopo la recente approvazione del nuovo Piano Strutturale l’amministrazione comunale procede, così, alla concretizzazione di un altro punto saliente del mandato del Sindaco Fantozzi, dotando il territorio degli strumenti urbanistici necessari allo sviluppo di Montecarlo per i prossimi due decenni.

Duplice l’obiettivo politico che ha guidato l’Ente, già centrato con gli indirizzi  contenuti nel nuovo Piano Strutturale, tra la forte limitazione del consumo di suolo ed il passaggio dalla mera tutela alla valorizzazione del territorio. Obiettivi raggiunti attraverso una ampia e trasparente opera di concertazione e di confronto con gli enti coinvolti, in primis la Regione Toscana, e con il supporto e partecipazione attiva  delle categorie e della popolazione.

Parola d’ordine alla base del nuovo Piano Operativo, chiamato a semplificare e rendere più agevoli le previsioni del Ps, è stata “qualità”. Qualità intesa comequalificazione energetica, tale da far operare nel rispetto dei criteri di sostenibilità. Qualità atta a ridurre o contenere la dispersione insediativa e qualità tale a favorire il recupero edilizio, anche ricorrendo a premialità per detti interventi.

In questo senso le principali azioni del PO, coerentemente ai dettati del PS e delle normative regionali, si possono così sinteticamente elencare: definire le trasformazioni compatibili con i valori paesaggistici del territorio; promuovere gli interventi di valorizzazione del paesaggio; valorizzare l'edificato storico e provvedere alla salvaguardia del loro intorno territoriale; riqualificare i margini degli insediamenti con la campagna; mantenere le relazioni che legano il paesaggio agrario con il sistema insediativo; tutelare gli spazi aperti agricoli; riconoscere il ruolo dell’agricoltura nella costruzione dell’identità locale e del paesaggio nonché del suolo agrario quale risorsa collettiva strategica; gestire e attivare l’uso di fonti energetiche alternative nel rispetto delle valenze storico paesaggistiche; individuare parametri di qualità urbana, ambientale, edilizia e di accessibilità al territorio; riordinare funzionalmente e riqualificare il sistema viario locale; creare una rete di percorsi pedonali e cicloturistici; riqualificare le aree a margine del tracciato ferroviario Firenze-Lucca-Pisa- Viareggio; consolidare la vocazione prevalentemente residenziale dei centri abitati sul territorio; consentire di integrare lo sviluppo del sistema turistico ricettivo per mezzo delle analisi fornite dagli operatori e del loro contributo operativo.

Con il PS è stato stabilito, inoltre, come il dimensionamento del primo PO comunale non debba superare il 30% rispetto a quanto previsto dal PS stesso. È quindi palese che le previsioni del PS, conseguenti agli obiettivi delineati per i nuovi interventi, non possono essere realizzate in toto e si dovranno quindi operare delle scelte e stabilire le priorità da perseguire nell’arco di attuazione del quinquennio di validità del PO. Non vi sono, invece, limitazioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

“Procediamo a completare la strumentazione urbanistica - dichiara il Sindaco Vittorio Fantozzi assieme all’assessore alla pianificazione Angelita Paciscopi - mantenendo nei confronti della comunità un impegno che va oltre le nostre linee mandato, salvaguardando definitivamente il territorio da ogni ipotesi di cementificazione, regolandone lo sviluppo e liberandone al tempo stesso le potenzialità al fine di accrescere, e non solo conservare, la qualità ambientale e della vita riconosciuta a Montecarlo”.

Fonte: Comune di Montecarlo



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