Incendio Monte Serra, domani udienza di convalida di arresto per il presunto colpevole

L'incendio del Monte Serra nel 2018

A distanza di poche settimane dall'incendio sul Monte Serra, sarebbe stato individuato il presunto colpevole. Si tratterebbe di un volontario dell'antincendio boschivo, avrebbe 37 anni e vivrebbe a Calci. Il condizionale in questi casi è d'obbligo.

Un uomo, sospettato di essere il presunto piromane che avrebbe appiccato le fiamme tra settembre e ottobre 2018 sul Monte Pisano, è stato sottoposto a fermo di indiziato delitto dalla procura di Pisa dopo le indagini dei carabinieri basate su testimonianze e intercettazioni telefoniche. Sulla vicenda viene mantenuto il massimo riserbo, le indagini stanno proseguendo.

L'incendio di ottobre causò la devastazione di circa 1.500 ettari di boschi e oliveti. Alcuni paesi furono evacuati e rimasero isolati per giorni fin quando, i primi di ottobre, il rogo non venne spento. Il paesaggio del Monte Serra e dei comuni circostanti ne è risultato fortemente modificato e il danno ambientale è altissimo.

Inizialmente si era pensato a un ciclista, ma le indagini sono andate avanti fino a oggi - mercoledì 19 dicembre - in cui si sarebbe verificata una svolta.

Incendio Monte Serra, il fermato abiterebbe nella zona

Il fermato sarebbe una persona che abita nei luoghi dell'incendio (che si è svolto principalmente tra i comuni di Buti, San Giuliano Terme, Vecchiano, Calci e Vicopisano) ed è già stato trasferito in carcere. Le indagini dei carabinieri sono andate avanti raccogliendo testimoniante e verificando le segnalazioni arrivate dal 24 settembre in poi, giorno in cui le fiamme avvolsero il Monte Pisano.

Incendio Monte Serra, il sospettato avrebbe partecipato allo spegnimento

G.F., queste le iniziali del sospettato, è da alcune ore nel carcere Don Bosco di Pisa in stato di fermo. Ha 37 anni ed è di Calci. Per ora c'è il più stretto riserbo sull'operazione, si studia il movente che avrebbe spinto l'uomo a appiccare il rogo. Secondo le indagini il volontario ha partecipato a fasi delle operazioni di spegnimento dell'incendio.

La soddisfazione del Consiglio comunale di Pisa

Appena appresa la notizia dell'arresto di una persona accusata di essere il piromane che il 25 settembre scorso appiccò le fiamme che per giorni poi devastarono boschi e oliveti del Monte Pisano, il Presidente del Consiglio Comunale ha voluto esprimere, anche a nome di tutti i consiglieri comunali, i propri complementi per la brillante operazione condotta dalle forze dell'ordine e dalla magistratura.

Proprio ieri, martedì 18 dicembre, in apertura della seduta del Consiglio Comunale, Il Presidente del Consiglio Comunale Gennai aveva consegnato al Sindaco di Calci, uno dei comuni più duramente colpiti dall'incendio, Massimiliano Ghimenti un assegno di oltre 900 euro, raccolti dai gettoni di presenza dei consiglieri comunali. sempre nella seduta di ieri del Consiglio Comunale , il Presidente Gennai aveva consegnato anche a una lettera di ringraziamento al comandante dei Vigili del Fuoco, Ugo D'anna per l'opera di spegnimento dei tanti vigili del fuoco dello stesso incendio del Monte Pisano.

Incendio Monte Serra, se il piromane è di Calci fa più male

Massimiliano Ghimenti, sindaco di Calci, ha commentato il fermo di Giacomo Franceschi, 37 anni, abitante nel comune e volontario dell'antincendio boschivo. "Le indagini non sono ancora concluse e quindi aspettiamo di conoscere ulteriori dettagli. Ma se è vero che è stato lui fa ancora più male che a provocare questa devastazione sia stato uno di noi". Il 37enne è in carcere. "Non sono stato ancora informato, visto che le indagini sono ancora in corso, ma avevamo percepito che le investigazioni erano serrate. Noi abbiamo fornito il nostro contributo mettendo a disposizione tutte le immagini della videosorveglianza urbana e i dati acquisiti con il sistema di rilevazione delle targhe collocato sulle strade che conducono sul Serra".

Incendio Monte Serra, la nota del Coordinamento Volontariato Toscano

Desideriamo portare a conoscenza di tutti l'amarezza e il dispiacere dei 4500 volontari e delle 13 associazioni appartenenti al Coordinamento Volontariato Toscano in merito alla notizia che il presunto responsabile del grave incendio del Monte Serra è un volontario di un'associazione locale. Pur ritenendo che fino a che non si giungerà ad una conclusione definitiva delle indagini e alla eventuale relativa condanna nessuno è da considerarsi colpevole, abbiamo la massima fiducia nel lavoro svolto dagli inquirenti e auspichiamo la giusta punizione per chi si è reso protagonista di un simile atto. Ci sentiamo feriti e vittime. Investiamo tempo e fondi, spesso raccolti con fatica immane in servizi o iniziative di promozione, con i quali finanziare ore di formazione, pagare attività di gestione come carburante, assicurazioni, sedi associative. Quella notte troppi hanno rischiato la propria incolumità, dagli abitanti ai numerosi volontari intervenuti, ci sono persone che hanno perso l'abitazione, il lavoro, i sacrifici di una vita senza contare le enormi spese sostenute per lo spegnimento e il ripristino dell'area percorsa dal fuoco. Tutto questo non ha giustificazione neanche nella eventuale follia di un essere umano malato. Provocare un incendio in quelle zone con vento a 80-90 kmh per giunta di notte quando i mezzi aerei non volano, può essere frutto solo di premeditazione.
Non vogliamo neanche però che si generalizzi la questione e quindi si dica che dove esistono i volontari succedono queste cose. Le nostre attività sono regolate da convenzioni con gli enti pubblici che hanno fondamento nelle attività di prevenzione e riduzione delle superfici bruciate. Ogni associazione ha nel proprio statuto articoli che vietano i rimborsi per le ore di servizio prestato. Purtroppo nella società odierna ogni tanto e come successo altre volte in passato, si sviluppano situazioni simili che coinvolgono anche in maniera eclatante personaggi da cui mai ci saremmo aspettati situazioni simili.
Nello stupore generale che ci lascia storditi in questo momento per noi difficile, invitiamo tutti a non lasciarsi andare in commenti e offese pesanti sui social nei confronti di chi tutti i giorni con passione e sacrificio, dedica il suo tempo libero sottraendosi a volte anche alla propria famiglia o consumando le proprie ferie. Nessuno di noi ha preteso ringraziamenti dopo quella notte, ne premi o più soldi che comunque sarebbero stati investiti in attrezzature o mezzi poiché essendo associazioni senza scopo di lucro, non possiamo produrre utili. Oggi viene voglia di smettere, di dire basta! Ma siamo sicuri che al primo incendio saremo nuovamente in mezzo al fumo e alle fiamme perché un grazie da parte di coloro a cui hai salvato qualcosa di caro non ha prezzo. La consapevolezza di salvare un pezzo di futuro per chi viene dopo di noi, ci spingerà a migliorare ancora, a perfezionare il nostro addestramento.
Il gesto sconsiderato di una persona che non sapremmo come definire ma sicuramente non "volontario", non può rovinare uno dei pochi sistemi al servizio della collettività che ancora funziona.

Incendio Monte Serra, domani udienza di convalida

Giacomo Franceschi è in stato di fermo  presso il carcere Don Bosco di Pisa, dove domani si terrà alle 10.30, l'udienza di convalida di arresto Il 37enne è stato interrogato per tre ore in procura, ieri pomeriggio, assistito dall'avvocato d'ufficio Sandro Orrù. Franceschi ha poi nominato altri due avvocati di fiducia, Carlo Porcaro D'Ambrosio e Alberto Giovannelli, i quali lo assisteranno domani in sede di udienza di convalida. I due legali per ora hanno preferito non rilasciare dichiarazioni perché stanno "ancora studiando il fascicolo processuale" a partire proprio dalle dichiarazioni rese dall'indagato nell'interrogatorio.

 



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