Nuovo ponte a Isola, piazza del Popolo e via Capitini: le sfide del 2019 per San Miniato

Gianluca Bertini e Vittorio Gabbanini (foto gonews.it)

Molte cose di cui andare fiero e pochi rimpianti per Vittorio Gabbanini e la sua giunta al traguardo dei 10 anni di amministrazione. Nell'ultima conferenza del 2018, quella del bilancio, il sindaco di San Miniato ha anticipato anche alcuni progetti futuri al momento inediti che vedranno la luce nel 2019 e negli anni successivi.

Primo il nuovo ponte su Isola, la cui bozza di progetto verrà resa nota alla cittadinanza in un incontro previsto a cavallo tra gennaio e febbraio del prossimo anno. La progettazione è in fase avanzata e prevederà di affiancare all'attuale passaggio, che diverrà così pista ciclo-pedonale, un nuovo ponte più largo per il transito dei veicoli, risolvendo una situazione annosa che va avanti da decenni. Dopo i controlli in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova, la sicurezza degli attraversamenti che hanno decenni sulle spalle è tornata di prepotenza a farsi spazio nell'opinione pubblica. San Miniato ovvierà a questo problema con il raddoppio del ponte.

Sarà prolungata anche via Capitini per congiungersi con via Trento, in zona La Scala, per diminuire il flusso di traffico lungo la via Tosco Romagnola Est causato dal trasferimento del liceo 'Marconi'. Sarà possibile quindi evitare il semaforo dell'incrocio di La Scala venendo da San Miniato Basso, creando una 'parallela' alla trafficata Tosco Romagnola.

Rimanendo in tema liceo, questo è uno dei rammarichi della gestione Gabbanini: "Sono contento che sia stato possibile trovare una sede in breve tempo dopo l'inagibilità dell'edificio dell'Interporto di San Donato. Vorrei una soluzione definitiva per gli studenti. Per questo ci incontreremo con la Provincia di Pisa per capire se gestire gli spazi attuali della sede di via Trento oppure se andare avanti con il progetto di una nuova scuola tra Ponte a Egola e Mulino d'Egola".

Invece la questione piazza del Popolo in centro storico è vista come parte di un percorso ancora 'in fieri': "Non è un rimpianto - spiega Gabbanini - perché prima di riqualificare quella zona era necessario rimettere in sesto il complesso di San Domenico. Ricordo che al mio insediamento nel 2009 lì c'erano impalcature senza lavori e una ditta fallita. Partendo da via Ser Ridolfo la giunta che verrà, se sarà furba, si occuperà di piazza del Popolo con i 3 milioni di euro che giungeranno dalla Soprintendenza dei Beni Culturali per il centro storico. In seguito bisognerà proseguire con la ripavimentazione per via Conti e lì sarà necessario fare una scelta difficile, perché chiudendo quella strada si 'spezza' la città in due".



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