Dl sicurezza, la Lega del comprensorio risponde ai sindaci

"Anche i Sindaci del PD  di San Miniato, Santa Croce e Montopoli, si mettono in riga come soldatini e obbediscono agli ordini dell’ormai esanime Partito Democratico. Questa volta la parola d’ordine del PD è schierarsi contro il decreto sicurezza cioè di quelle disposizioni che gli italiani attendevano da anni. 

Se si ascoltano le sacrosante proteste di chi non si sente più sicuro in casa propria, se si presta attenzione alla accorata apprensione dei genitori che   vedono i propri figli in trincea quando vanno a scuola, se dare ascolto a tutto ciò vuole dire fare campagna elettorale, ben venga la campagna elettorale. Ma non si fa campagna elettorale quando si da ascolto ai cittadini, si fa campagna elettorale quando si obbedisce come ossequiosi fantaccini agli ordini del partito, dimenticandosi  che compito di un Sindaco è prima di tutto quello di ben amministrare la comunità che rappresenta. 

Se il sindaco di San Miniato invece di fingersi fine giurista  cercasse di risolvere gli innumerevoli problemi che la sua giunta ha in carico, e ricordiamo il milione e mezzo di euro  volatilizzato della farmacia comunale, e i dieci milioni di euro della sanzione inflitta al Comune dall’autorità giudiziaria, nonché il penoso e costoso pellegrinare del Liceo, sarebbe molto più utile per tutti. 

Al sindaco di centrosinistra di S. Croce sull’Arno ricordiamo che il contestato decreto sulla sicurezza è stato controfirmato da un Presidente della Repubblica  il cui orientamento politico non è certo di destra e che comunque le leggi dello Stato cioè del Popolo vanno rispettate da tutti, sindaci di sinistra compresi. Pensasse piuttosto ai furti a ripetizione nelle abitazioni e nei negozi della zona del comprensorio del cuoio. 

Anche il sindaco di Montopoli ha i suoi bei problemi, che evidentemente non vede o finge di non vedere: uno dei tanti lo spaccio di droga e la prostituzione, che caratterizzano da anni la stazione di San Romano, ma lui non ha altro a cui pensare che  cancellare una legge che vuole porre un freno a questo andazzo, nell’interesse e per la sicurezza dei cittadini. 

Povero il nostro Sindaco di Castelfranco di Sotto, che non ha ancora compreso che la campagna elettorale si è conclusa i primi giorni di marzo 2018, quando i cittadini hanno  bocciato sonoramente le politiche scellerate del PD, riducendolo all'angolo in attesa della sua definitiva scomparsa dalla scena politica che, se il tenore delle battaglie che questo partito di buoni e pii, continuerà ad essere questo, non tarderà ad arrivare.

Al Sindaco Toti, che tanto si preoccupa per chi non si sa neppure se abbia i requisiti per permanere sul territorio italiano, ricordiamo che qualcuno dei 119.000 toscani che versano in condizioni di povertà magari risiede a Castelfranco di Sotto ma, evidentemente, un occhio di riguardo per loro non può esserci, perché le sue priorità sono ben altre.

Lasciamo, quindi, che il nostro sindaco assieme ai suoi colleghi del comprensorio, offrano l'ultima sponda a Rossi. Quando si saranno bevuti anche gli ultimi birilli rimasti in piedi, non gli resterà che appendere la stecca alla rastrelliera e riciclarsi in qualche altro sport, sempre che i cittadini glielo consentano.    

Ci dispiace per i sindaci del comprensorio del cuoio, ma la Lega con determinazione sta dalla parte dei cittadini italiani e di tutti coloro, anche stranieri,  che in Italia rispettano la Legge. Gli Italiani lo hanno capito e per questo che ci hanno premiato e ci premieranno ancora"

Fonte: Lega di Castelfranco, Santa Croce, Montopoli e San Miniato



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