"Un incontro positivo, nel quale il Ministro ha ascoltato ed accolto gran parte delle nostre richieste mirate a superare le criticità causate dalla chiusura della E45 nel Comune di Pieve Santo Stefano. Devo dare atto al Ministero e ad Anas della disponibilità ad impegnarsi per la soluzione di questa criticità e sottolineare l'importanza del 'gioco di squadra' e del lavoro congiunto fatto dalle amministrazioni regionali e locali interessate, per rappresentare al meglio i nostri territori", così l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha commentato l'incontro avuto a Roma con il ministro ai trasporti Danilo Toninelli, per chiedere al Governo di avviare con la massima urgenza un Piano di emergenza per fronteggiare la situazione nata dalla totale interdizione al traffico della E45 nel tratto tra Canili e Pieve Santo Stefano, una chiusura disposta dalla Procura di Arezzo per motivi di sicurezza che sta comportando gravi disagi ai residenti ed alle attività economiche a causa dell'assenza di una viabilità alternativa.
"Ci auguriamo - ha detto Ceccarelli - che si creino le condizioni per un dissequestro e che la relazione presentata da Anas dimostri come sia possibile una riapertura quasi immediata della viabilità, anche se con limitazioni di traffico. Nel frattempo abbiamo però richiesto interventi immediati per la riapertura della vecchia Tiberina 3bis, che è l'unica alternativa viaria per superare quel tratto, chiusa a causa di frane dal 1998. Su questo fronte c'è stato un immediato accoglimento delle nostre richieste, anche perchè quell'intervento può rientrare nella cantierizzazione dei lavori per il Puleto. E' assolutamente positivo che tutti quanti, compresi Anas ed il Ministero, siano entrati nell'ottica del recupero della vecchia Tiberina, una strada che è necessaria come alternativa alla E45, anche nell'eventualità di crisi di entità minore rispetto a questa".
"Le Regioni Toscana, Umbria ed Emilia Romagna insieme agli enti locali - ha concluso l'assessore - hanno inoltre proposto un risarcimento per le popolazioni e le aziende colpite da questa interruzione dei collegamenti. Anche su questo punto il Ministero si è impegnato a farsi tramite verso gli altri Ministeri competenti, soprattutto nel caso in cui l'interruzione ed i disagi dovessero prolungarsi".
Ceccarelli, che ha partecipato all'incontro insieme a rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna ed Umbria - oltre che a delegati degli enti locali interessati - ha presentato al Ministro un appello firmato da 26 enti, tra cui le tre Regioni coinvolte, le Province, i Comuni e le Unioni dei Comuni, i sindacati e le associazioni di categoria delle realtà penalizzate dall'interruzione dei collegamenti tramite E45 tra la Toscana e il litorale adriatico.
Queste, in sintesi, le richieste presentate, ritenute tutte indispensabili, irrinunciabili e non rinviabili:
- accelerare l'interlocuzione di ANAS con la Procura affinché si valutino tutte le ipotesi di riapertura della E45, anche con soluzioni parziali e/o di traffico gestito ove non sia possibile una riapertura totale, sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza e garanzia dell'incolumità;
- accelerare, adottando procedure di somma urgenza, l'affidamento e l'esecuzione dei lavori di manutenzione della E45 da parte di ANAS, a partire dal Ponte Puleto, ma riguardanti in generale tutta l'asta della E45;
- l'immediata acquisizione da parte di ANAS del tratto della ex S.S. Tiberina 3bis che collega Pieve Santo Stefano a Canili;
- l'immediata attivazione di un piano di emergenza, con relativo stanziamento di fondi capienti e adeguati per il risanamento della viabilità alternativa, a partire dalla urgente sistemazione della strada ex S.S. Tiberina 3bis del Tratto da Pieve Santo Stefano a Canili, ma riguardante anche le strade SP 137, SP 142, SP 53 e SR 258 in entrambi i versanti emiliano-romagnolo e toscano, che usciranno dissestate dal traffico dirottato sulle stesse;
- prevedere sin da subito misure straordinarie di sostengo economico, quali: sgravi fiscali alle aziende locali di ogni settore produttivo per sostenerle in vita; strumenti di sostegno al reddito (ammortizzatori sociali) per i lavoratori colpiti da cessazione o riduzione dell'attività lavorativa; contributi diretti alle famiglie ed ai lavoratori costretti a subire aggravi di costi, anche per i disagi causati dalla modifica dei tragitti casa-lavoro e casa-scuola, con conseguenze negative anche sulle imprese di autotrasporto merci e persone.
Fonte: Regione Toscana
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