Amministrative, i grillini scoprono (un po’) le loro carte

Anna Baldi col senatore Gianluigi Paragone

C'era attesa, o forse meglio dire curiosità, per la presenza alla puntata di ieri sera di Radio Libera Haller (il nuovo programma condotto da Massimo Marconcini su Antenna 50) di Anna Baldi, ufficialmente portavoce del Meetup empolese dei Cinque Stelle ma in realtà probabile sfidante grillina di Brenda Barnini per la poltrona di Sindaco alle Amministrative del prossimo 26 maggio. Chi sperava o pensava che in questa sede ufficializzasse la candidatura è rimasto deluso ma, in fondo, era la cosa forse meno importante in questo momento. La curiosità era per capire qualcosa di più sulle strategie dei grillini e su come si muoveranno visto che, se è vero che stanno lavorando come hanno nel loro Dna sulla rete e sul territorio, è altrettanto vero che è stata la loro prima uscita pubblica su un programma Tv che si conferma interessante e seguito.
In attesa del nome ufficiale del candidato, della lista (la Baldi ha spiegato che è pronta e che sono rappresentate molte categorie sociali) e del programma, si è avuta la netta sensazione di trovarsi davanti al Movimento 'duro e puro' della prima ora, quell'immagine che l'ha portato al grande risultato elettorale del 4 marzo e, poco dopo, al Governo del paese: non andiamo con nessuno, non facciamo accordi, siamo certi di poter portare la Barnini al ballottaggio (fra le righe si è capito, posizione peraltro legittima, ci mancherebbe), siamo lontani dagli interessi economici e dai poteri forti (riferimento al polo industriale di Villanova ed alla nuova strada). Un modo di fare che è andato bene fino a ieri, come dimostrano i risultati, ma che ora assume una luce diversa per quello, non da poco, che nel frattempo è successo al Movimento: prima di tutto l'essere andato al governo del paese in accordo con una forza politica distante come la Lega e, quindi, aver accettato un compromesso che fino al giorno prima rifiutava quasi sdegnato e, soprattutto, l'essersi reso conto che in politica, se si vuol governare, non si può andare da soli ed i compromessi vanno cercati, non solo in termini di accordi ma soprattutto di politiche. Alla luce di questi due ultimi aspetti, il copione del grillino della prima ora funzionerà alle prossime amministrative? Visto che si gareggia per vincere, specie se sei già forza di governo nazionale e se dici che verranno in città i due 'big' Di Maio e Di Battista, davvero i grillini a Empoli pensano di poter governare senza cercare alleanze come ha detto la Baldi? Davvero saranno così avanti che sarà poi la Destra a cercarli in un ipotetico secondo turno? Davvero, se dovranno fare una bretella stradale per un polo industriale come quello di via Piovola dove c'è un'azienda che è un lustro non solo per Empoli ma anche per il paese, potranno dire di no per quello che pensano a Villanova (con tutto il rispetto, ci mancherebbe, sempre che in quella frazione la pensino come ha fatto capire la Baldi)? Agli elettori empolesi la risposta il prossimo 26 maggio, ad oggi qualche dubbio resta anche se, visto quanto il Movimento è riuscito a fare in pochi anni su scala nazionale ed anche a Empoli, un'apertura di credito la merita.

Marco Mainardi

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