Giuseppe Gulotta chiede 66 milioni di euro di risarcimento

Giuseppe Gulotta, in carcere ingiustamente per l'omicidio di due giovani carabinieri della caserma di Alcamo Marina nel 26 gennaio del 1976, ha chiesto un risarcimento di 66 milioni di euro. L'atto è stato depositato oggi nel tribunale di Firenze dai suoi avvocati, Baldassare Lauria e Pardo Cellini. Da quanto si apprende, oltre allo Stato, per la prima volta in 200 anni di storia viene citata per responsabilità penale l'Arma dei carabinieri.

Gulotta ha già ottenuto un primo risarcimento di 6.,5 milioni per ingiusta detenzione, nella nuova richiesta, pari per la precisione a 66247839,20 euro, vengono conteggiati i danni morali ed esistenziali.

LA STORIA

Giuseppe Gulotta, arrestato nel 1976, venne condannato per il duplice omicidio dei carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, avvenuto nella caserma Alkmar di Alcamo Marina, in provincia di Trapani. Per la 'Strage di Alcamo' Gulotta trascorse 22 anni di carcere prima della rocambolesca vicenda che portò alla sentenza di innocenza. Inizialmente due anni e tre mesi di carcerazione. Insieme ai ricorsi Gulotta si trasferisce a Certaldo, dove si sposerà con la moglie Michela Aronica. Nel 1990 la Cassazione lo condanna all'ergastolo. Giuseppe va in carcere, a San Gimignano. Ci resterà fino al 2012.

Con la nuova inchiesta del 2008 l'ex carabiniere Renato Olino racconta che le dichiarazioni di colpevolezza erano state estorte mediante metodi di tortura. Si riapre così il processo di revisione, con questa importantissima rivelazione. Il processo di revisione si terrà a Reggio Calabria e la richiesta di assoluzione viene accolta a gennaio nel 2012.



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