Fibromialgia, Toscana prima in Italia a riconoscere percorso terapeutico

Ok dal Consiglio sul  Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziali elaborato dall’Organismo regionale di governo clinico per la presa in cura, la promozione di approfondimenti sulla malattia, la sperimentazione e la ricerca”

Scaramelli (Pd): “la  Toscana, prima in Italia, prende in carico pazienti sofferenti”  

“Per la prima volta una malattia non riconosciuta a livello nazionale, che produce una invalidità temporanea, vedrà un riconoscimento forte da parte del Consiglio regionale della Toscana. Il Percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per la fibromialgia, elaborato dall’Organismo regionale di governo clinico, è stato voluto e approvato  per accelerare la definitiva presa in carico del percorso assistenziale e delle procedure terapeutiche per chi soffre di questa patologia. La Toscana è la prima regione a fornire risposte concrete a chi soffre di fibromialgia”. Così il presidente della commissione Sanità in Regione Stefano Scaramelli (Pd) intervenendo in Aula per presentare la proposta di risoluzione approvata dal Consiglio regionale a sostegno della recente definizione del percorso assistenziale per le procedure diagnostico-terapeutiche presentata dall’Organismo toscano di governo clinico. “L’atto  - ha spiegato il presidente Scaramelli- impegna le direzioni delle Asl alla condivisione e diffusione del Pdta (il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale) assunto dal comitato tecnico scientifico dell’Organismo di governo clinico”.

L’atto prevede e organizza la formazione e l’aggiornamento specifico per tutti gli attori coinvolti nel percorso assistenziale. Sollecita e sensibilizza, coinvolgendo le Università e il Ministero della salute, appropriati approfondimenti scientifici e promuovendo la sperimentazione e la ricerca scientifica nell’ambito della sindrome fibromialgica. Spesso, infatti, questa patologia viene curata anche con gli psicofarmaci. La risoluzione impegna la Regione anche a promuovere lo sviluppo tra le Asl di una rete regionale sulla sindrome fibromialogica per l’attivazione delle strategie e la gestione dell’intero percorso assistenziale definito dal Pdta.  Il documento finalmente definisce le caratteristiche sintomatologiche, le procedure diagnostiche e terapeutiche, i diversi trattamenti farmacologici e il percorso assistenziale; ne richiede l’ampia diffusione per rendere possibile procedere in modo omogeneo su tutto il territorio regionale per l’accertamento della sindrome fibromialogica nelle sue forme ‘primaria’ e ‘secondaria’ e la presa in carico delle persone che ne sono affette. “Si tratta – ha concluso Scaramelli- di un passo avanti importante per affrontare una malattia che non è ancora riconosciuta come malattia cronica, ma che causa comunque dolori persistenti e diffusi soprattutto nelle donne in età lavorativa”.

Per Enrico Sostegni consigliere del Pd  membro della commissione Sanità “La fibromialgia –ha detto in aula - è una malattia complessa e per molti aspetti controversa, per questo ritengo un passo avanti significativo il fatto che la Toscana abbia definito un percorso assistenziale specifico in cui si individuano competenze, riferimenti territoriali e procedure diagnostiche e terapeutiche per i pazienti. La questione è da tempo all’attenzione degli organismi preposti e dell’assessorato alla Sanità – ha spiegato  il consigliere – e dopo l’approvazione di un percorso di Attività Fisica Adattata (AFA) per i malati fibromialgici era necessaria l’individuazione di un percorso diagnostico terapeutico omogeneo a livello regionale. Sostegni ha poi ribadito la necessità che si crei anche un registro della malattia e  si implementi la ricerca in modo che nei prossimi anni  si possa conoscere sempre meglio questa malattie e affinare le capacità di fornire cure efficaci alle pazienti.

Fonte: Consiglio Regionale della Toscana - Ufficio Stampa



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